Forlì corsaro: meglio di tutti in trasferta. Ora sfida a Prato sull’onda di 7 blitz in fila

Domenica importante crocevia in Toscana, obiettivo arrivare da capolista allo scontro diretto col Ravenna il 23 marzo

di MARCO LOMBARDI
7 marzo 2025
Elia Petrelli capocannoniere della squadra nel complesso (11 gol) e anche in trasferta (4), in questo caso però a pari con Stevy Okitokandjo, passato a dicembre all’Ilva

Elia Petrelli capocannoniere della squadra nel complesso (11 gol) e anche in trasferta (4), in questo caso però a pari con Stevy Okitokandjo, passato a dicembre all’Ilva

Otto turni al termine del campionato, otto battaglie al calor bianco che separano il Forlì dalla (ri)conquista delle ‘terre rare’ della serie C. La metà degli scontri avrà luogo sul suolo straniero, laddove la capolista marcia come un carro armato, sfondando le linee nemiche e razziando punti.

Sì, perché la truppa Miramari balla da sola anche nella classifica del rendimento esterno, osservando tutti dall’alto dei suoi 31 punti in cascina sui 39 disponibili, frutto di ben 10 vittorie e un pareggio a fronte di due soli inciampi. Staccato di una sola lunghezza dal Forlì troviamo proprio il Ravenna, ovvero l’unica antagonista dei biancorossi nella corsa promozione, seguono Lentigione (23) e Tau Altopascio (22). Chiude la graduatoria dei punti ottenuti lontano da casa il quartetto strambo composto da Sammaurese, Piacenza, Fiorenzuola e United Riccione, tutte a quota 9.

Per rendere plasticamente l’idea del faraonico ruolino di marcia tenuto dal Galletto lontano dalla comfort zone del ‘Morgagni’, giova ricordare il settebello di successi consecutivi affastellati dopo l’infausto epilogo del derby contro il Ravenna a domicilio accompagnato da una coda avvelenata di polemiche per l’arbitraggio.

Nell’ordine il Forlì ha ridotto all’obbedienza sul rettangolo di gioco: Tuttocuoio (1-3), Pistoiese (0-2), Imolese (0-2), Sammaurese (0-2), Corticella (0-3), Fiorenzuola (0-1) e Lentigione (0-1). Ben 14 i gol all’attivo, uno solo al passivo, nel segmento di campionato preso in esame; sono invece 23 le reti complessivamente realizzate in esterna, a fronte di 8 incassate. I marcatori? Abbastanza per allestire una squadra di calcio: comandano la speciale classifica Petrelli e l’ex Okitokandjo (4), incalzati dal triumvirato composto da Campagna, Macrì e Farinelli (3), a chiudere Sbardella, Graziani, Trombetta, Saporetti, Lilli e Rossi (1).

"Tutto molto bello", mutuando il compianto Bruno Pizzul. Ma guai a fermarsi. Anche perché già sabato sera il Forlì potrebbe, ahinoi, trovarsi costretto a rincorrere il Ravenna che, in previsione della finale di Coppa Italia di serie D – mercoledì 12 marzo i giallorossi sfideranno al ‘Bolis’ di Teramo il Guidonia –, anticiperà il match di campionato contro la Zenith Prato e vincendo sarebbe re (almeno) per una notte.

Uno strano scherzo del destino, peraltro, vuole che domenica il Galletto faccia tappa proprio nel capoluogo laniero per vedersela, però, con la compagine più blasonata della città: l’Ac Prato. In questo caso il diavolo veste Mariotti, tecnico scafatissimo – è stato collaboratore di Maurizio Sarri – e dalla scorza assai dura. Quasi quanto quella della sua squadra, che nel vetusto ‘Lungobisenzio’ vanta la quarta difesa del campionato: 9 i gol subìti, meglio in casa hanno fatto solo Forlì, Ravenna e Pistoiese. Ergo il banco di prova è di quelli severi, ma ove superato consentirebbe al Galletto di salire sull’ottovolante dei corsari seriali e, contestualmente, metterebbe una grande pressione al Ravenna, condannato a espugnare il ‘Morgagni’ nella sfida totale del 23 marzo.

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