Forlì, il blitz sfiorato da Merlonghi: "Un po’ delusi dopo quel palo"
L’attaccante ha avuto l’occasione più grossa a San Mauro: "È comunque un punto prezioso"
Lui ci ha provato, ma il palo gli ha detto di no. Le speranze del Forlì di sovvertire la tradizione ostile esorcizzando il ‘Macrelli’, casa stregata della Sammaurese – l’ultimo blitz biancorosso risale a oltre tre lustri or sono –, si è infranta su quel maledetto montante scheggiato da Merlonghi nella ripresa che ha scolpito nella roccia lo 0-0.
Mario Merlonghi, quali emozioni ha provato tornando al ‘Macrelli’ da avversario?
"Confesso che mi ha fatto un certo effetto… Lì ho passato due anni bellissimi e sono stato molto bene".
Che accoglienza le hanno riservato i suoi ex tifosi?
"A San Mauro ho tanti amici, ragion per cui ho ricevuto una buona accoglienza. Certo, anche qualche sfottò… Ci sta".
Come avete vissuto, lei e i suoi tanti compagni giunti dal Rubicone, la settimana antecedente la partita?
"Serenamente. Abbiamo provato a restare più tranquilli possibile, pensando che in fondo sarebbe stata una gara come le altre. Da vincere a tutti i costi".
Sua l’occasione più pericolosa di tutta la partita, il palo colpito nel secondo tempo: in caso di gol, come si sarebbe comportato?
"Peccato, potevamo portare a casa i tre punti. Non avrei mai esultato per rispetto della mia ex squadra".
Malgrado l’inferiorità numerica, nella ripresa non avete rischiato praticamente nulla: aumentano i rimpianti?
"Sì, c’è rammarico perché soprattutto nel primo tempo potevamo sbloccarla. Avessimo fatto gol, avremmo indirizzato a nostro favore una partita molto rognosa. L’espulsione di Drudi, però, ci ha un po’ condizionato. Certo, abbiamo tentato qualche ripartenza, ma in dieci contro undici non è mai facile. Poi c’è stato il palo… È andata così".
Al termine dell’incontro, avete lasciato il campo a testa bassa: segno che ritenete lo 0-0 una mezza sconfitta?
"Eravamo un po’ delusi perché potevamo tranquillamente portare a casa il bottino pieno. È pur vero che, considerato come si era messa la partita, il punto ottenuto su un campo così difficile non è da buttare".
Vi hanno infastidito quei cori di scherno finali ("Ravenna, Ravenna") dei tifosi di casa?
"Vanno accettati, anche quelli fanno parte del gioco".
Il pareggio complica la rincorsa del Forlì al primo posto?
"La vetta è a 7 punti, ma noi non abbiamo mai parlato di vincere il campionato. Giochiamo partita dopo partita, cercando sempre di dare il massimo".
Cosa vi ha detto, dopo il triplice fischio, il ds Protti, già patron della Sammaurese?
"Sia lui che il presidente Cappelli ci hanno fatto i complimenti, esortandoci ad andare avanti a testa alta perché siamo sulla strada giusta".
Domenica farete visita al Certaldo, terzultimo: la vittoria è d’obbligo.
"Sarà una partita molto insidiosa perché loro devono salvarsi, mentre noi dobbiamo vincere a tutti i costi. Ci attende un’altra battaglia".
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