Forlì, serve una prova da capolista: "Lentigione da playoff, partita dura"
In terra reggiana (ore 14.30) biancorossi chiamati a un’altra impresa. Miramari avvisa i suoi: "Ci sarà da soffrire"

Una tipica scorribanda di Farinelli, terza freccia del tridente con Petrelli e Macrì
Sarà vera fuga? L’auspicio, nel ridestato ambiente biancorosso, è ovviamente che lo sia, ma lo scopriremo solo... giocando. Crash test oggi ad altissimo coefficiente di difficoltà per il Forlì, neo capolista solitario (+2 sul Ravenna) del girone D di serie D, opposto al Lentigione quinto della classe (Centro sportivo ‘Levantini’, fischio d’inizio alle ore 14.30).
Infarciti di ex biancorossi – Maggioli, Pari e Babbi in campo; il ds Cangini dietro la scrivania –, i reggiani si sono chiamati fuori dalla riffa promozione, ma hanno una voglia matta di tendere un agguato alla battistrada per turbare il nuovo ordine costituito e ipotecare un posto ai playoff.
Il Galletto, però, non può concedersi distrazioni né allentare il furore: servirà una prova accorta ma spavalda, testa fredda e cuore caldo, per schivare l’ostacolo Lenz e procacciarsi la vittoria, atteso che al ‘Benelli’, con ogni probabilità, la Perla Verde finirà in pasto ai leoni.
"Affrontiamo un avversario che vive un momento di flessione, accentuata dal fatto che davanti ci sono squadre che viaggiano praticamente a punteggio pieno", attacca Miramari. Restìo comunque a credere a un rilassamento del Lentigione ("è pienamente in zona playoff, con un buon margine sulla sesta e credo che farà del proprio meglio fino in fondo"), il tecnico felsineo dei biancorossi ammette di temerne la qualità, "perché è una squadra ben allenata e dotata di un buon collettivo", e avverte: "Sarà una partita durissima, sulla falsariga di quella disputata contro la Cittadella, quindi molto maschia e di grande sofferenza".
Capitolo formazione: privo del genio pensante Menarini ("abbiamo deciso di non portarlo con noi perché preferiamo non prenderci rischi"), Miramari è pronto a restituire le chiavi della diga di centrocampo a Rossi, con Campagna e Gaiola scudieri ai suoi lati; ballottaggio nel ruolo di terzino sinistro tra Graziani e Falasca (favorito il primo, più propenso ai compiti di copertura). Per il resto si va verso la conferma dell’undici che ha abbattuto la Cittadella.
Rebus Trombetta: "Ci vorrebbe la sfera magica... Stiamo continuando a ricondizionarlo – spiega il tecnico biancorosso – e siamo fiduciosi di poterlo avere a pieno regime quanto prima, ma al momento non sta bene. Questa è la verità"; ergo al massimo andrà in panchina. Non convocati lo zebrato ‘misterioso’ Firman (scelta tecnica) e l’ultimo arrivato Motti (acciaccato). Dirigerà l’incontro David Kovacevic della sezione di Arco Riva, coadiuvato dagli assistenti Leo Posteraro di Verona e Davide Gneo di Latina.
Il probabile 11 (4-3-3): Martelli; Mandrelli, Sbardella, Saporetti, Graziani; Campagna, Rossi, Gaiola; Macrì, Petrelli, Farinelli.
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