Futsal. La Pro Patria ha fatto il botto. Dopo due anni torna El Madi
Mustafa El Madi, pivot classe '95, torna alla Pro Patria San Felice in C1 dopo giocare in A2 Elite. Il club punta a essere protagonista con il suo ritorno.

Mustafa El Madi
Mustafa El Madi è tornato a casa. Il pivot classe ’95 è il colpo grosso del ds Angelo Vincenzi per la Pro Patria San Felice neopromossa in C1. Il bomber che ha deciso di scendere di due categorie – dall’A2 Elite giocata l’anno scorso col Modena Cavezzo – conferma come il club giallorosso voglia essere grande protagonista anche nella massima serie regionale, assicurandosi un giocatore che in categoria è fra i più forti.
Fu proprio Vincenzi a prenderlo dalla C2 nell’estate del 2019 per farlo debuttare in B con la Pro Patria, pronta allora alla sua seconda stagione fra i cadetti. Per lui furono 23 reti (col torneo interrotto per il Covid), cui seguirono i 40 gol nel campionato chiuso al secondo posto nel 2020-21 alle spalle del Modena Cavezzo e i 43 nel 2021-22 quando la Pro Patria arrivò ancora seconda dietro al Cesena. In tutto 106 reti che gli aprirono le porte dell’A2, subito vinta col Modena Cavezzo con 8 gol a referto, mentre l’anno scorso in A2 Elite sono stati 16 i centri di El Madi. "Aveva un paio di offerte dalla A2 – spiega Vincenzi – ma già da giugno c’erano stati i primi contatti. Un po’ per il lavoro che gli ha fatto scartare alcune proposte più lontane, un po’ per il figlio nato da poco, un po’ perché il rapporto è sempre stato ottimo, alla fine Musta ha scelto di accettare la nostra proposta. Con lui il mercato si può considerare chiuso. Difficile nascondersi per noi? Come sempre anche da matricola proveremo a fare una squadra per stare in alto, anche se ci sono 2 o 3 rivali che ambiscono alla B, ma proveremo a stare nel gruppo con loro". El Madi è il quinto innesto dopo quelli di Schiavoni, Terranova, Cellurale e Degli Esposti e completa una rosa in cui sono stati confermati tutti i big, i portieri Latino, Benatti e Felicani, poi capitan Gaglio, Guerra, Salerno, Di Carlo, Garofalo e Quaquarelli.
Davide Setti
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