Giulio Pastecchia: Bilancio positivo per il settore giovanile del Ravenna

Giulio Pastecchia, responsabile del settore giovanile del Ravenna, riflette su un'annata positiva e formativa, puntando su metodologia e talenti.

di ROBERTO ROMIN
15 maggio 2025
Giulio Pastecchia, responsabile del settore giovanile del Ravenna, riflette su un'annata positiva e formativa, puntando su metodologia e talenti.

Giulio Pastecchia, responsabile del settore giovanile del Ravenna, riflette su un'annata positiva e formativa, puntando su metodologia e talenti.

Agli sgoccioli della stagione, Giulio Pastecchia, al debutto come responsabile del settore giovanile giallorosso, ha fatto un primo bilancio.

Pastecchia com’è andata? "È stata un’annata positiva e formativa. Ravenna è una piazza che ha storia, passione e respira calcio. È una sfida stimolante".

Su quali obbiettivi ha focalizzato il lavoro? "Abbiamo individuato due macro-obiettivi: il rafforzamento dell’ambiente interno, introducendo una metodologia nuova, e il rilancio del rapporto col territorio, puntando sul dialogo con le società vicine".

Che ambiente ha trovato a Ravenna? "Ci sono realtà ben strutturate e storicamente solide, ma il nostro focus, fin da subito, è stato su di noi, su ciò che siamo e su ciò che vogliamo diventare. Non possiamo e non dobbiamo rincorrere modelli esterni".

Quali sono le maggiori soddisfazioni? "Il percorso di crescita, tangibile, dei ragazzi. Abbiamo introdotto un nuovo approccio metodologico, più professionale. I ragazzi sono più consapevoli, motivati e coinvolti. Le tante convocazioni in rappresentative provinciali e regionali, la partecipazione di alcuni ragazzi al Torneo delle Regioni in Sicilia, come Magnosi, Venturi, Tesselli e Cortesi, sono segnali importanti".

Quali invece le criticità? "Le strutture, che non ci permettono di competere con club più strutturati, come Cesena, Bologna o Spal".

C’è qualche talento che potrebbe affacciarsi presto alla prima squadra? "L’obiettivo è portare più ragazzi del nostro vivaio in ‘prima squadra’. Il talento è solo una parte, sicuramente importante, che va coltivata. Servono però impegno, cultura dell’allenamento, consapevolezza dei propri mezzi e voglia di migliorarsi giornalmente. Alcuni ragazzi mostrano queste caratteristiche e, se continuano su questa strada, potranno togliersi grandi soddisfazioni".

Su cosa lavorate per la prossima stagione? "Strutture e formazione. Sul primo aspetto, la società è già al lavoro per programmare interventi concreti. Sul fronte della formazione interna, vogliamo allargare gli staff e offrire continue competenze ai ragazzi".

Sul ‘senso di appartenenza’, come ha risposto il settore giovanile giallorosso? "L’attaccamento alla maglia è cresciuto, insieme alla professionalità. Lo vediamo quando i ragazzi partecipano numerosi alle partite casalinghe, accompagnano i giocatori in campo, indossano con orgoglio la divisa sociale".

Continua a leggere tutte le notizie di sport su