Gol in extremis: nessuno come il Forlì. Tre vittorie pesanti maturate oltre l’85’

Non solo il Carpi: Babbi aveva steso anche la Pistoiese. E Merlonghi aveva colpito il Sant’Angelo addirittura al 96’

di MARCO LOMBARDI -
13 dicembre 2023
Gol in extremis: nessuno come il Forlì. Tre vittorie pesanti maturate oltre l’85’

Gol in extremis: nessuno come il Forlì. Tre vittorie pesanti maturate oltre l’85’

Zona Cesarini? No, zona Forlì. Il Galletto non perde le buone abitudini, sguazza nei finali thrilling di partita e adesso bussa alla porta della zona playoff, distante una sola lunghezza. Il gol realizzato al 90’ da Babbi, domenica, nel 2-1 contro il Carpi è stato il terzo sigillo biancorosso valso 3 punti all’ultimo respiro in 15 giornate di campionato.

In precedenza sempre l’ex atalantino – epigono di Renato Cesarini, mitica mezzala italo-argentina della Juventus dei primi anni 30, e novello Daniele ‘provvidenza’ Massaro, attaccante del Milan di Fabio Capello dall’impareggiabile capacità di sbrogliare le matasse nei minuti finali – aveva deciso, all’85’, la sfida con la Pistoiese (1-0). Poi era stata una meraviglia di bomber Merlonghi a castigare, al 96’, il Sant’Angelo (2-1). Gioia pura. Tre scintille per alimentare la fiamma dell’entusiasmo e con essa la speranza del Forlì di poter dire la propria nel contesto di un campionato senza padroni.

Gol decisivi, pesanti come macigni e preziosi come l’oro, avvinti da un comune denominatore: tutti e tre sono stati messi a segno, tra le mura amiche, da giocatori subentrati a gara in corso, nell’ottica di un’avveduta rotazione delle risorse che avvalora l’idea dell’omogeneità e intercambiabilità della rosa a disposizione di Mauro Antonioli. Proprio la forza della panchina si sta rivelando l’arma in più del Forlì, quella che potrebbe risultare determinante nella fase discendente del campionato. Se tre indizi fanno una prova, allora non si potrà non convenire che questo Forlì ‘infinito’ sia squadra matura, consapevole e indomita, avendo assimilato il verbo e la mentalità vincente del proprio allenatore.

Del resto nell’era dei 3 punti dividere la posta in palio serve a poco. Prendiamo il Corticella, che aborre l’’x factor’: con 9 vittorie e 6 sconfitte (intonsa la casella dei pareggi), i bolognesi hanno agguantato il terzo posto, a -3 dal Ravenna capolista, e non hanno intenzione alcuna di fermarsi.

Il coraggio di osare, cercando appunto la vittoria anche in extremis, può essere premiante: incrociando i numeri del Forlì con quelli delle altre squadre del girone D si evince che i biancorossi sono la compagine che ha guadagnato più punti al crepuscolo delle partite: da tre pareggi ad altrettante vittorie sono 6 punti strappati. Sangiuliano City, Prato e Victor San Marino incalzano a quota 5. Segue il Fanfulla con 3 mattoncini. Chiudono la speciale graduatoria cinque formazioni tuttora a secco di acuti in zona Cesarini: Sant’Angelo, Corticella, Ravenna, Lentigione e Mezzolara; quest’ultimo prossimo avversario del Forlì, sabato, allo stadio ‘Augusto Magli’ di Molinella.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su