Granata, missione sarda. C’è la storia da ribaltare

Il Pontedere domenica in trasferta nell’isola che solitamente è ostica. Ecco il bilancio dei precedenti. E ora c’è da valutare il trend positivo di Canzi.

15 dicembre 2023

Il calendario ha regalato per domenica al Pontedera l’ultimo viaggio dell’anno solare e del girone di andata in Sardegna. E’ una trasferta storicamente ostica per i colori granata, tornati vincitori solo 3 volte su 20 (11 le sconfitte) dalla traversata, ma c’è un trend di ottimismo che accompagna Canzi e i suoi: il buon rendimento esterno di questa stagione. Lontano dal Manucci infatti dopo il tonfo nella trasferta di Pineto (era a Pescara in realtà) sono arrivati nell’ordine un pareggio e tre vittorie. La ics, 0-0, peraltro pesantissima, proprio in Sardegna, sul terreno dell’allora capolista Torres – che con il Cesena, attualmente in vetta, in questo girone di andata sembra fare un campionato a parte – poi sono arrivati l’1-2 a Lucca e gli 0-1 prima di Ferrara e poi di Ancona. E se a questa striscia di campionato si aggiungono anche i due exploit di Coppa, competizione che il Pontedera come noto ha dovuto abbandonare martedì sera dopo la sconfitta casalinga di misura col Padova, ossia l’1-2 a Novara e lo 0-1 a Chiavari, il totale di trasferte positive sale a sei, con una striscia di cinque vittorie consecutive ancora in corso.

Nel bilancio delle 17 partite giocate il campionato l’affermazione che i granata siano produttivi sia davanti al pubblico amico che a quello nemico è avallata dalla suddivisione dei punti conquistati, che è sostanzialmente identica: 14 quelli strappati al Mannucci nelle 9 gare disputate, 12 quelli in trasferta, ma con una partita in meno (8). A completare il tesoro esterno messo in cassaforte da Espeche e compagni avevano contribuito, prima del tonfo col Pineto (4-1), i pareggi di Perugia e Arezzo, mentre il primo k.o. fuori casa, secondo complessivo, era arrivato alla seconda giornata, e prima trasferta del torneo, a Fermo (1-0), e che poi è rimasto l’unico successo conquistato fin qui dai marchigiani ultimi in classifica. Nei rendimenti lontano dalla mura amiche, meglio della squadra di Canzi, che a Olbia ha allenato le due stagioni prima di approdare a Pontedera, hanno fatto solo le prime quattro squadre in classifica. Cioè Cesena (20 punti in 9 incontri), Torres (idem come per il Cesena), Pescara (16 punti in 8 gare) e Carrarese (16 punti in 9 gare). Al Nespoli mancherà per squalifica l’uomo che ha regalato l’ultimo successo, Giovanni Catanese, in rete per lo 0-1 della prima giornata del campionato 2020-21, mentre per trovare le altre due vittorie ottenute dalla squadra granata bisogna riavvolgere il nastro alle stagioni di Serie C2 1984-85 (0-2) e 1989-90 (0-1).

Stefano Lemmi

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