Granata "Tanto rammarico per la sconfitta"
Pontedera, il giovane difensore Calvani commenta il ko contro la Fermana. Intanto i vertici presentano un nuovo sponsor
La settimana che porta all’attesa sfida casalinga col Cesena (venerdì alle 20.45) si è aperta per il Pontedera con una importante novità che rafforza il sodalizio granata. Al nutrito gruppo di sponsor e partner che il responsabile marketing Andrea Bargagna ha saputo costruire nel corso degli anni, si è unito il noto marchio Gruppo Lupi, società leader nel settore della sicurezza e antincendio con sede a Pontedera. "A gennaio – ha spiegato il titolare Giacomo Gronchi – il nostro gruppo ha incorporato la pisana Lattanzi Group, già inserita nel circuito degli sponsor del Pontedera calcio. Di conseguenza è diventato automatico il nostro ingresso nella società. Del resto per noi Pontedera è una città importante, che ci ha dato i natali nel 1978 grazie al pontederese Rodolfo Lupi e quindi siamo contenti di questa unione (annuale, ndr), per la quale ringrazio Davide Lattanzi". Da parte sua Bargagna ha ribadito la crescita a livello di immagine del club: "Siamo diventati un brand importate a livello nazionale come marketing e la società è un catalizzatore di interessi. Chi ci dà una mano riceve benefici in termini di business".
Sul piano calcistico invece si cerca di far diradare quanto prima la sconfitta di Fermo. Una sconfitta che brucia come si capisce dalle parole post-gara del giovane difensore classe 2004 Gabriele Calvani: "C’è tanto rammarico perché comunque siamo rimasti in inferiorità numerica praticamente per tutto il secondo tempo e abbiamo sofferto molto. Però abbiamo lottato fino alla fine e questo è un grande merito. Dopo la vittoria col Sestri ci aspettavamo di più, ma purtroppo non siamo riusciti ad imporre il nostro gioco. Dobbiamo continuare a lavorare così come stiamo facendo, intensamente e senza paura di nessuno. Nemmeno del Cesena che ospitiamo venerdì". Anche il capitano Marcos Espeche esprime il suo disappunto per questo primo ko stagionale:
"Sapevamo che la Fermana avrebbe affrontato la gara in questo modo, cioè con aggressività, dopo la pesante sconfitta della prima giornata e da parte nostra non siamo stati capaci di esprimere il miglior calcio. In più è arrivata l’inferiorità numerica del secondo tempo a condizionarci, perché diventa veramente lunga giocare in dieci e dover resistere cercando di colpire in contropiede. Ma nonostante tutto, a parte la circostanza del gol, che ci ha trovato sbilanciati, non abbiamo corso grossi rischi". "Poi – conclude l’esperto difensore - nel finale sapevamo che i ritmi dei nostri avversari sarebbero calati e abbiamo provato a rimettere in piedi la partita, ma senza riuscirci". Stefano Lemmi
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