Grassi: "La Vianese è pronta per la Serie D"

Il patron: "Ma ora testa a domenica al Mirabello, non dobbiamo fallire. Noi nei professionisti? I sogni vanno vissuti passo dopo passo"

di Redazione Sport
27 maggio 2025
Il presidente. Enrico Grassi e Alexander Carrer: protagonisti a Viano

Il presidente. Enrico Grassi e Alexander Carrer: protagonisti a Viano

Enrico Grassi è entusiasta: la Vianese è a un passo dalla Serie D e domenica si giocherà l’accesso alla finale dei playoff di Eccellenza. "L’idea - spiega il presidente - era quella di restare dalla parte sinistra della classifica, per poi puntare alla promozione in D l’anno prossimo, ma se arriva prima ben venga".

Quando ha capito che avreste potuto puntare alla D?

"In seguito a un chiarimento importante avvenuto negli spogliatoi, all’inizio del girone di ritorno: in quel momento ho confermato, davanti alla squadra, la mia fiducia nei confronti di mister Sarnelli e del direttore sportivo Matteo Bimbi. Già dopo un paio di partite, ho percepito che il gruppo stava iniziando a trovare continuità e che i ragazzi avevano colto il valore e la serietà del progetto che stiamo costruendo a Viano. In quel momento, pur essendo a dieci punti dalla vetta, era evidente che la mentalità stava cambiando".

Per la politica dei ripescaggi, se la Vianese passerà il turno, oltre a giocarsi la finale, sarebbe virtualmente promossa in D. La società è pronta?

"Siamo sempre pronti e con la giusta carica. Stiamo già lavorando per colmare ciò che manca. Ma ora dobbiamo concentrarci sulla partita di domenica che giocheremo al Mirabello. La vittoria contro il Montecchio Gallo è stata meritata: dovremo giocare con lo stesso spirito".

Che progetti avete per il Comunale?

"L’obiettivo è quello di fare due spogliatoi sotto alla tribuna, in modo da utilizzare al meglio la struttura, oltre che realizzare un campo sintetico. Pensiamo anche di creare una “club house” in collaborazione con l’associazione alpini. L’obiettivo è che Viano diventi un punto di riferimento sportivo e sociale per i giovani, dai bimbi della scuola calcio fino alla prima squadra".

In Serie D ci sono realtà demografiche anche importanti. In quel caso il campo di Viano non basterebbe...

"Se ci saranno partite che, per decisione della Digos, non potranno essere disputate a Viano, cercheremo altre opzioni sul territorio".

Il settore giovanile sta crescendo in fretta.

"Credo fermamente nei giovani e la valorizzazione del settore giovanile è sempre stato il primo obiettivo. Negli ultimi anni abbiamo raddoppiato il numero dei ragazzi e vogliamo coinvolgerne sempre di più. L’obiettivo è creare un polo virtuoso, in cui i giovani vengano formati nel segno dell’etica, del rispetto delle regole e della legalità, per prepararli ad affrontare con responsabilità la vita e il mondo del lavoro, dove potranno esprimere al meglio le competenze e i valori acquisiti".

Vuole portare la Vianese nei professionisti?

"Ci concentriamo sul presente. I sogni vanno vissuti passo dopo passo, metabolizzando ciò che accade. Non abbiamo ancora vinto nulla e solo se salissimo in D, superata la prima euforia,zieremo a programmare il futuro".

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