Guida e quel rigore da Re di Coppa: "Pensavo da subito: vinciamo noi"

Due volte eroe in pochi giorni: prima l’eurogol allo scadere con la Zenith Prato, poi il penalty in finale

di ROBERTO ROMIN
15 marzo 2025
L’esultanza di Guida, inseguito dai compagni, dopo il rigore della vittoria (. Zani

L’esultanza di Guida, inseguito dai compagni, dopo il rigore della vittoria (. Zani

Re di Coppa. Dopo aver regalato la vittoria in campionato, col magnifico gol al 96’ contro la Zenith Prato, Michele Guida è stato di nuovo protagonista, firmando il rigore decisivo contro il Guidonia, nella finale di Coppa Italia di mercoledì a Teramo. Se la sua punizione a tempo scaduto fosse entrata, ci saremmo risparmiati i rigori.

"Per un attimo, in effetti, ci avevo creduto; poi la vittoria è arrivata lo stesso sull’ultimo rigore e, forse, è stato tutto più bello così".

È una Coppa meritata?

"La percezione che ho avuto io, fin dal primo minuto, è stata che avremmo vinto".

Sull’1-2, e col Ravenna in difficoltà, cos’ha pensato?

"Le partite non finiscono mai. Siamo riusciti a pareggiarla. Poi abbiamo provato anche a vincerla, ma di fronte avevamo comunque una squadra forte e non ci siamo riusciti subito".

Consapevole, con suo ingresso in campo per l’ultima mezzora, di essere stato l’uomo che ha cambiato il volto alla partita?

"Siamo stati tutti decisivi. Sono entrato in una situazione di svantaggio. Ho cercato di dare una mano alla squadra e sono contento, perché penso di esserci riuscito".

Si può misurare la felicità per questo traguardo?

"Siamo contentissimi, ci mancherebbe".

In carriera ha mai vinto qualcosa di importante?

"No, questo effettivamente è il primo trofeo che alzo. E sono felicissimo di averlo fatto proprio col Ravenna. Anzi, spero davvero che non sia l’unico da alzare quest’anno".

Vi aspettavate l’accoglienza dei tifosi al rientro a Ravenna? "È stata una festa bellissima, spontanea. Poi abbiamo cenato con la squadra, ma senza fare troppo tardi, perché ci siamo allenati anche il giorno successivo".

Per tutta la partita si sono sentiti solo i cori dei tifosi giallorossi. Al ‘Bonolis’ di Teramo sembrava insomma di essere al ‘Benelli’...

"I nostri tifosi sono splendidi, ci seguono ovunque e ci supportano su ogni campo. Sembrava proprio di essere a Ravenna".

Il bello però viene adesso. C’è un’altra cosa da sistemare fra 8 giorni a Forlì.

"Dopo aver giustamente festeggiato la conquista della Coppa Italia, abbiamo comunque iniziato a pensare subito alla sfida contro il Forlì".

Poco utilizzato all’inizio della stagione; titolare e determinante nelle ultime gare di campionato; jolly di Coppa per raddrizzare il passivo. Come si gestisce questa altalena?

"Ognuno di noi spera sempre di giocare e di essere protagonista. Ma, se abbiamo vinto la Coppa Italia, è proprio grazie al fatto che la rosa è lunga e di grande qualità. Chiunque scenda in campo diventa determinante".

Roberto Romin

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