I Canarini alle prese con i problemi in formazione. Fermana, c’è il Roma city Obbligatoria la vittoria
Inutile fare troppi calcoli o pensare troppo in là con la fantasia. La Fermana è uscita da Chieti non ridimensionata...

Inutile fare troppi calcoli o pensare troppo in là con la fantasia. La Fermana è uscita da Chieti non ridimensionata...
Inutile fare troppi calcoli o pensare troppo in là con la fantasia. La Fermana è uscita da Chieti non ridimensionata nella prestazione ma senza dubbio con le ossa rotte per un ko, il quarto consecutivo, che pesa come un macigno in chiave classifica. Quattro sconfitte di fila tutte profondamente diverse tra di loro proprio per il modo in cui sono arrivate. In casa contro L’Aquila e anche a Chieti sono arrivati degli autentici regali alla squadra avversaria ed è paradossale. Contro due squadre destinate al podio del girone la Fermana tiene bene il campo e se la gioca anche ma regala clamorosamente. Basta ricordare il rigore di Karkalis contro L’Aquila e il flipper sulla seconda rete sempre della formazione aquilana. Domenica scorsa invece l’inerzia totale e la passività in occasione delle due reti subite, sempre con il lato debole attaccato, ovvero quel secondo palo dove manca perennemente la copertura. E rivedere il secondo gol fa molto male perché Brandao è lasciato completamente solo in mezzo a due avversari con i giocatori canarini attratti completamente dalla palla e con il centrale Karkalis fuori posizione. Dettagli che cambiano le sorti della partita ma anche della classifica. Non una cattiva Fermana, soprattutto nel primo tempo che però si scioglie e regala anche un rosso con Romizi agli avversari. Comprensibilissima la scelta dei tifosi di andarsene dopo quel 2-1 che condanna all’ultimo posto, posizione che in pratica viene occupata da due anni, prima in C e poi in D. Al ritorno in campo si è parlato di questo e non solo nello spogliatoio perché i limiti sia numerici (in alcuni ruoli la coperta è cortissima, vedi l’attacco) che tecnici ma soprattutto caratteriali mostrati dal gruppo sono evidenti. Il rischio retrocessione c’è e lo ha confermato nel post gara anche il direttore generale Federico Ruggeri che oggi sarà a disposizione della stampa nella conferenza stampa online del mercoledì. La paura non deve bloccare ma deve dare carica, anche se questo non pare al momento il copione in casa Fermana. Chiaramente domenica, lo diciamo spesso ma stavolta ancor di più, si decide molto se non addirittura quasi tutto. Contro il Roma City è obbligatorio vincere ma la coperta per Fabio Brini sarà ancora una volta corta viste le squalifiche di Karkalis e Romizi. Dietro ci sarà posto per Cocino mentre in mediana o ci sarà la scelta di lanciare Perez oppure abbassando Valsecchi al fianco di Etchegoyen per inserire poi magari Sardo in posizione avanzata.
Roberto Cruciani
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