Il cammino verso la salvezza. Ripari: "Civitanovese, serve più cattiveria»
L’ex giocatore del Napoli cresciuto nel vivaio rossoblù: "Gli errori individuali sono costati molto cari".

Carlo Ripari
"Anche se cinque punti sono tanti, la Civitanovese deve continuare a credere nella salvezza diretta". A parlare è Carlo Ripari, ex giocatore e allenatore di grandi club, ma soprattutto tifoso rossoblù molto presente dalle parti del Polisportivo. "Ho visto – racconta – la gara di domenica scorsa contro l’Avezzano e credo che la sconfitta sia stata immeritata. Quantomeno il pareggio sarebbe stato più giusto. Certo, in casa bisogna dare qualcosa in più. A volte serve maggiore cattiveria". Ripari, classe 1942, è cresciuto calcisticamente nella Civitanovese, poi ha calcato i campi della serie A con il Napoli. Appesi gli scarpini al chiodo, è stato vice allenatore di Aldo Agroppi a Pescara e a Perugia e di Luis Vinicio all’Udinese, quindi tecnico di Vis Pesaro, Bisceglie, Frosinone e Maceratese. Successivamente, ha fatto l’osservatore per Milan, Verona e Napoli, quindi il selezionatore nella nazionale italiana under 21 collaborando con Giorgio Veneri. In tempi più recenti (stagione 2015-16) è stato il responsabile del settore giovanile della Civitanovese. I suoi consigli possono essere preziosi in vista della trasferta di domani, quando l’undici rivierasco farà visita alla Forsempronese, calcio d’inizio alle 14.30. La formazione ospitante, allenata da Michele Fucili, è sesta in classifica ed è reduce dal pareggio in casa della capolista Sambenedettese. Almeno sulla carta, la Forsempronese parte quindi come favorita: "Visciano e soci – raccomanda Ripari – giochino la loro partita senza alcun timore reverenziale. Quest’anno ho assistito a diversi incontri in casa. Posso dire che diversi punti sono stati buttati al vento non per scarse prestazioni, ma per errori individuali. Purtroppo sono dinamiche che capitano anche in serie A, ma d’ora in avanti la squadra è chiamata a farne il meno possibile". La formazione di Senigagliesi ha 20 punti in classifica, la salvezza diretta, attualmente rappresentata dalla posizione del Sora, dista 5 lunghezze: "guai – conclude – a darsi per persi da questo punto di vista. Anche se la situazione si è complicata, l’obiettivo non va perso di vista perché poi i playout sono un terno a lotto. Ora hanno tutte il coltello tra i denti. Fermana e Notaresco, ad esempio, sono galvanizzate dall’arrivo di due tecnici di grande esperienza come Fabio Brini e Massimo Silva, che conosco molto bene avendoli allenati quando giocavano".
Francesco Rossetti
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