Il destino dei Canarini. La Fermana ancora nell’incertezza aspetta di iscriversi ai Dilettanti

Due retrocessioni consecutive e il buio sul futuro societario: la tifoseria è stanca.

di ROBERTO CRUCIANI
26 giugno 2025
Due retrocessioni consecutive e il buio sul futuro societario: la tifoseria è stanca.

Due retrocessioni consecutive e il buio sul futuro societario: la tifoseria è stanca.

Resta in attesa di conoscere il proprio destino la Fermana mentre si avvicina a grandi passi anche il momento dell’iscrizione al prossimo campionato di Eccellenza. Dopo due retrocessioni consecutive, tre in quattro anni considerando anche quella in C poi "annullata" dal ripescaggio, per i gialloblù si aprono di nuovo le porte del calcio dilettantistico regionale. Un campionato che manca al Bruno Recchioni da tredici stagioni esatte, da quando arrivò la vittoria in Coppa Italia Nazionale di Eccellenza nella finale di Rieti, con gol decisivo di Mangiola. L’estate successiva fu intensa con la nascita della nuova realtà su iniziativa di Maurizio Vecchiola e successivamente arrivarono diverse stagioni di D, la promozione in C nella stagione 2016-2017 con Flavio Destro in panchina e sette anni di professionismo con una qualificazione ai playoff e anche quattro giornate, un mesetto circa, in vetta alla classifica.

Poi la doppia retrocessione consecutiva, storia recente e ben nota che ha portato con sé anche la necessità di sistemare conti che stavano uscendo fuori controllo. Da lì la richiesta di ristrutturazione del debito che aveva toccato i quattro milioni di euro con i vari enti coinvolti. Proposta presentata l’11 aprile e ora in attesa, trascorsi i sessanta giorni canonici per eventuali opposizioni degli stessi enti (che non sembrano essere arrivate), dell’ok definitivo del giudice preposto del Tribunale di Fermo.

Passaggio chiave e fondamentale per il futuro i cui tempi si sono dilatati rispetto a quanto prospettato ma come fisiologico che sia considerando anche la sostanza e la complessità dell’operazione. Nel frattempo anche una trattativa andata avanti per mesi con il gruppo internazionale rappresentato dal manager ternano Pileri, saltata per varie problematiche e ora tutti sono in attesa di conoscere le decisioni che intendere la proprietà rappresentata interamente dalla famiglia Simoni. Serve ottemperare all’omologa in primis, senza dimenticare le pendenze con fornitori privati e con i calciatori dello scorso anno (quattro mensilità), per guardare al futuro con un certo ottimismo. Sullo sfondo incontri anche con una tifoseria che si è mostrata legittimamente stanca della situazione, con l’amministrazione comunale ad osservare il tutto. C’è anche l’ormai noto Piano B "pronto" in un cassetto con la Palmense, squadra di Promozione, chiamata eventualmente prendere i galloni di prima squadra cittadini. Tanta carne al fuoco dunque ma finora si è visto solo tanto fumo.

Roberto Cruciani

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