Il destino del Fano nelle mani della Lega. Panichi: "Aspettiamo indicazioni da Roma"

Il presidente del Comitato: "La fusione con S.Orso era la strada più facile, Prima categoria meglio della Terza, ci auguriamo sia Promozione"

15 agosto 2024
Il destino del Fano nelle mani della Lega. Panichi: "Aspettiamo indicazioni da Roma"

Il presidente Ivo Panichi

Presidente del Comitato regionale Ivo Panichi, a Fano si chiedono in che campionato sarà iscritto il nuovo Fano calcio. A che punto siamo?

"Qualsiasi nuovo club inizia dalla Terza categoria. Ma è chiaro che una realtà come Fano, con gli impianti che ha e la realtà che rappresenta, merita una riflessione. All’inizio, dentro di me pensavo che la cosa migliore sarebbe stata un inserimento all’interno del Sant’Orso, che disputa già la Promozione ed è una società di Fano. Questa poteva essere una soluzione nel rispetto delle norme esistenti, una strada lineare, già percorsa in precedenza per altri club. Poi è partito tutto un altro piano, un altro programma, e io non so più come andrà a finire, così come non mi sarei aspettato la situazione della vecchia Alma Juventus Fano che deve giocare a Fermignano, addirittura a Osimo. Dall’esterno non sono situazioni facili da capire"

C’è dunque il rischio che il Fano calcio debba ripartire dalla Terza categoria?

"Sui giornali si parla di Prima categoria o Promozione, rimarrei in questo ambito. E’ chiaro che il Sant’Orso che fa la seconda categoria regionale dei dilettanti, la Promozione, sarebbe stata una strada con regole collaudate e che non avrebbe presentato le difficoltà attuali".

Ma chi decide a questo punto?

"La Lega dilettanti ha dato un orientamento sulla vecchia Alma sulla base del quale si è pronunciato il Comitato. Da Roma aspettiamo indicazioni per sapere in quale categoria inserire il Fano tenendo conto della città, della storia e degli altri parametri. E qui mi fermo. Mi sono anche meravigliato che il Fano che disputava la serie D avesse bisogno di un ok da Roma, anche se poi l’ultima parola l’ha detta Ancona. E’ chiaro che se Roma rimette al Comitato regionale Marche la facolta di decidere, allora deciderà Ancona. Tenendo presente di ciò che sta accadendo".

E cioè?

"Siamo in un momento di rinnovo delle cariche regionali, non me la sento di esprimere un parere e di entrare nel merito dei destini di un’altra società. Mi aspettavo che il rinnovo delle cariche scivolasse nel tempo, invece in autunno ci sarà l’assemblea straordinaria per ridefinire i diritti delle componenti della Federazione. Il presidente della Lega dilettanti Abete ha stabilito che i Comitati regionali, che sono la base del calcio dilettantistico, devono procedere al rinnovo delle cariche regionali. Siccome l’assemblea nazionale della Lnd sarà il 20 ottobre, è necessario che le assemblee regionali vengano fatte prima del 15 settembre. C’è appena un mese di tempo per presentare le candidature, tempi strettissimi".

Cosa centra questo con il caso Fano?

"Una indicazione da Roma è imprescindibile. Il Fano ha presentato una richiesta e la Lega deve esprimersi"

Ma lei, da presidente del Comitato e considerando gli equilibri dei vari campionati, per quale soluzione opterebbe?

"Per quello che mi riguarda si può fare una eccezione, perché Fano è una eccezione. Mi auguro che riparta dal campionato più alto, anche se immaginare il Fano in Prima categoria sarebbe un male minore rispetto ad immaginarlo in Terza. Ma se da Roma arriva l’indicazione della Promozione, noi ci adeguiamo e saremmo contenti di questo. Ce lo auguriamo".

Davide Eusebi

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