Il Forlì continua a riscrivere la sua storia. Porta imbattuta? Solo una volta più a lungo
I galletti non prendono gol da 542 minuti. Nel 1974-75 sempre in D resistettero 675’: era il primo anno della gestione di ‘Vulcano’ Bianchi

Luca Sbardella, colonna della difesa, domenica scorsa in panchina per un acciacco
Una difesa a prova di bomba. E a caccia di record. Domenica scorsa, nel vittorioso 2-0 rifilato al coriaceo Progresso, il Forlì ha chiuso il suo sesto match consecutivo senza subire reti. La ciliegina sulla torta l’ha messa il portierone Luca Martelli, scuola Spal, 186 centimetri di talento al servizio di una squadra vincente. Sul nulla di fatto dopo 50’ di gioco, nei quali Petrelli & Co. cercavano il grimaldello per scardinare l’accanita difesa dei bolognesi, il numero 1 biancorosso ha letteralmente tolto dalla porta la velenosa girata di Stellacci, propiziando la vittoria poi siglata da Petrelli, dal dischetto, e Trombetta.
Il sesto ‘clean sheet’ consecutivo si è sommato ai 90’ senza macchia collezionati, in precedenza nelle partite con Corticella (0-3), Tau Altopascio (1-0), Fiorenzuola (0-1), Cittadella Vis Modena (1-0) e Lentigione (0-1). Dall’ultimo gol sub’to, all’88’ del match perso in casa (2-3) con la Zenith Prato per mano di Kouassi, la serie (aperta) di imbattibilità della porta biancorossa è salita ora a 542’, porta difesa davanti al portiere dai tre califfi Drudi, Sbardella e Saporetti.
Il dato statistico figura, per ora, già al secondo posto della storia delle difese più forti del Forlì di tutti i tempi. Sul gradino più alto del podio di questa classifica la difesa del Forlì del campionato di serie D 1974-75, il primo dell’era del presidentissimo ‘Vulcano’ Bianchi. Quel Forlì, allenato da Gastone Bean, poi da Giuseppe Vavassori, mantenne la porta imbattuta per 7 partite con le vittorie con Civitanovese (1-0), Gubbio (0-2), Fermana (1-0) e Jesina (2-0), inframezzati dagli 0-0 con Russi, Maceratese e Senigallia. Un totale di 675 minuti interrotti dal 2-0 patito sul campo dell’Anconitana che conquistò la serie C proprio davanti al Forlì. Il portiere di quella squadra era Franco Fattori, i terzini Lodetti e Rinieri, lo stopper Cairoli, il libero Mariotti.
In terza posizione, con 529’ minuti filati senza prendere gol il ‘Grande Forlì’ 1963-64 di serie C, allenato dal dottor Libero Zattoni, che sfiorò una clamorosa promozione in B. Tra i pali il portiere Genero con Tardivo, Danieli, Lucci e Capucci difensori diretti dall’impareggiabile regista Vittorio ‘Professor’ Zanetti. Al termine del campionato, però, in serie B fu promosso il Livorno e il Forlì chiuse 3 punti sotto, ancora una volta secondo.
Quarto infine per imbattibilità della porta il Forlì 1988-89 di Franco Varrella, che si piazzò quinto in C2 con l’estremo Luzi che non subì gol per 525 minuti consecutivi. Quella difesa aveva i suoi cardini in Babini, Moretti e Dozzi ed era guidata da un ‘libero’ del calibro di Daniele Arrigoni, non a caso ex difensore in A di Cesena e Udinese, poi allenatore, tra le altre, di Cagliari, Bologna, Genoa e Sassuolo.
Come si ripete spesso quando si parla di primati, questi sono stabiliti per essere battuti. La coriacea difesa del Forlì dei nostri giorni, con appena 15 gol subiti, è attualmente seconda solo a quella del Ravenna (13), che insegue i galletti a due punti di distanza. Detto che le migliori difese dei biancorossi, citate, non sono mai state sufficienti per la vittoria finale, sarebbe ora che la lunga imbattibilità della porta finalmente portasse, assieme ai gol di Petrelli & Co., alla ‘Fuga per la vittoria’.
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