Il presidente Recchi carica l’Ancona: "A Recanati ci sarà da battagliare"

Il numero uno del club: "Intollerabili gare come quella con l’Avezzano, i giallorosi hanno qualità"

di ANDREA VERDOLINI
26 febbraio 2025
I giocatori della Recanatese sono temuti dal presidente dorico Antonio Recchi

I giocatori della Recanatese sono temuti dal presidente dorico Antonio Recchi

I precedenti recenti con l’Ancona non sono confortanti: ad agosto, nel turno preliminare di Coppa Italia, la Recanatese fu sconfitta al Tubaldi, quasi a sorpresa, da una compagine "work in progress" per 3-1 anche se, nell’occasione, fu dato ampio spazio ai giovani giallorossi con sette under nell’undici titolare. Un paio di mesi dopo ci fu una prestazione grigia, sottotono al Del Conero con i dorici che capitalizzarono il gol in avvio di Alluci (l’ex Ravenna però dovrà saltare il prossimo derby per squalifica), difendendolo poi senza particolari sofferenze. A questo appuntamento però i biancorossi arrivano dopo aver racimolato soltanto 2 punti nelle ultime 4 partite tanto che pure un addetto ai lavori esperto e generalmente misurato come Vincenzo Guerini non le ha mandate a dire, in sala stampa, reclamando dai suoi "prodi" un atteggiamento in campo completamente diverso rispetto a quello visto nell’ultimo mese. Se la rilassatezza mostrata di recente sia stata in parte dovuta alla interlocutoria posizione di classifica (troppo lontani dalle piazze di prestigio e sufficientemente al riparo da ogni sgradita sorpresa) è questione, oggettivamente, poco rilevante. Lo stesso presidente Antonio Recchi ha rimarcato comunque di temere particolarmente la gara di domenica: "la sconfitta della Recanatese a Fossombrone non vuol dire nulla anche perché abbiamo visto dalle immagini com’è maturata. Hanno un ottimo organico e solo per una serie di fattori non sono riusciti a disputare la stagione che volevano. Sono una squadra temibilissima nella quale ci sono tanti giocatori che sono in grado di fare la differenza. Noi dobbiamo pensare alle nostre cose anche perché, con le compagini che sono dietro di noi, abbiamo preso delle batoste, talvolta anche per sfortuna ma spesso per nostre bambole".

Infatti le vostre partite peggiori sono state contro Civitanovese, Fermana, Termoli e Sora. C’è una spiegazione logica? "Magari perché pensavamo di essere fenomeni ed invece siamo semplicemente una squadra che deve lottare e battagliare con tutti per ottenere dei risultati. Come società non facciamo mai mancare nulla ai giocatori e dunque non siamo disposti a tollerare gare come quella di tre giorni fa".

Capita l’antifona? Due squadre che, per motivi diversi, sono in cerca del riscatto e che non possono permettersi il lusso di passi falsi. Soprattutto adesso con sole 9 gare da disputare ed i punti che diventano sempre più importanti.

Andrea Verdolini

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