Il Ravenna fa la storia: la Coppa Italia è sua. Piegato il Guidonia ai rigori. Guida decisivo

I giallorossi a Teramo chiudono i tempi regolamentari sul 2-2 e la spuntano dagli undici metri, mandando in estasi 700 tifosi

di ROBERTO ROMIN
13 marzo 2025
I giallorossi a Teramo chiudono i tempi regolamentari sul 2-2 e la spuntano dagli undici metri, mandando in estasi 700 tifosi

I giallorossi a Teramo chiudono i tempi regolamentari sul 2-2 e la spuntano dagli undici metri, mandando in estasi 700 tifosi

Ravenna

7

Guidonia

6

(dopo i rigori, 2-2 al 90’)

RAVENNA (5-3-2): Galassi; Milan, Onofri, Esposito, Agnelli, D’Orsi (18’ st Rrapaj); Biagi, Mandorlini (35’ st Rossetti), Lordkipanidze (18’ st Guida); Manuzzi (26’ st Di Renzo), Lo Bosco (15’ st Zagre). A disp.: Fresia, Venturini, Crosariol, Calandrini. All. Marchionni.

GUIDONIA (5-3-2): Guerrieri; Errico (46’ st Spavone), Musso, Cristini, Giordani (8’ st Sfano), Stefanelli; Mastrantonio (39’ st Succi), Buono, Spinosa; El Bakhtaoui (8’ st Rossi), Tounkara (34’ st Calì). A disp.: Mastrangelo, Esempio, Calzone, Ardizzone, Spavone. All. Ginestra (squalificato, in panchina Di Gennaro).

Arbitro: Kovacevic di Arco Riva.

Reti: 8’ pt Manuzzi rig., 40’ Spinosa; 17’ st Tounkara, 25’ Zagre. Sequenza rigori: Spinosa gol, Di Renzo gol; Calì gol, Biagi gol; Rossi gol, Rossetti gol; Musso palo, Zagre gol; Sfano gol, Guida gol.

Note – Spettatori paganti 1.500. Rec.: 0’ e 3’. Angoli 4-2. Ammoniti: Rossi, Errico, Buono, Musso.

Dall’inviato

Ci sono voluti 68 anni per riportare un trofeo nella bacheca giallorossa. C’è riuscito il Ravenna di Cipriani e Marchionni, dopo lo scudetto di IV serie del ’57. Ieri a Teramo, in un ‘Bonolis’ che sembrava un piccolo ‘Benelli’, è arrivata la Coppa Italia di serie D. Decisivo il rigore di Guida, ovvero il giocatore che, di fatto, ha cambiato il volto alla partita. Ed è stata proprio la panchina a dare la svolta. Rispetto al ‘miracolo’ di sabato contro la Zenith Prato, mister Marchionni rivoluziona l’assetto. Niente trequartista (Guida); si parte col play basso (Mandorlini). In difesa tornano Onofri ed Esposito. Nel Guidonia, mister Ginestra, rinuncia al bomber Calì, che in campionato ha segnato 12 reti. Nell’undici c’è invece l’ex Spinosa, 2 anni a Ravenna.

Nemmeno il tempo di assestare le marcature che, al 7’, il match cambia subito volto. Uno scatenato D’Orsi, ruba il tempo a Musso, che lo stende in area. Manca il cartellino rosso per il difensore, ma Manuzzi non si fa condizionare e spiazza Guerrieri dagli 11 metri. All’11’ la conclusione di Mastrantonio dal limite è velenosa e costringe Galassi alla deviazione in angolo. I giallorossi, sostenuti incessantemente dai 700 tifosi giunti da Ravenna, controllano la partita.

Il Guidonia esce progressivamente dal guscio. Tounkara è una spina nel fianco, supportato da un ispirato Spinosa. Ed è proprio l’ex giallorosso, al 40’, a firmare l’eurogol dell’1-1 con un destro all’incrocio, fotocopia del gol di Guida contro la Zenith Prato. La ripresa diventa una partita a scacchi. Il possesso palla è del Guidonia. Il Ravenna ci prova di rimessa, ma al 17’ il gioco di prestigio di Tounkara, al limite dell’area, inganna Onofri e coglie di sorpresa Galassi. Sotto di un gol, la svolta arriva dalla panchina. Al 25’, sull’angolo di Guida, è Zagre a svettare più in alto di tutti. Sul 2-2 il match entra nel vivo. Il Ravenna si rianima e torna in cattedra. Guida è imprendibile; il Guidonia spende 2 ‘gialli’ e un miracolo di Guerrieri sulla punizione al 95’, per fermarlo. Dal dischetto però, i giallorossi sono implacabili; Musso la mette sul palo. E alla fine, tocca proprio a Guida aprire la festa.

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