Il Ravenna vuole alzare la Coppa Italia: "Le finali non si giocano, si vincono"
Mister Marchionni alla vigilia del match di domani con il Guidonia a Teramo. Esposito, preservato sabato, sarà in campo

Mister Marchionni (foto Zani)
Il conto alla rovescia è iniziato. Domani pomeriggio, alle 15.30, a Teramo, il Ravenna ha un appuntamento con la storia. Da conquistare c’è la Coppa Italia di serie D. L’avversario da battere è il Guidonia, secondo della classe nel girone G. Per preparare al meglio la sfida che mette in palio la coccarda tricolore, ieri pomeriggio la truppa giallorossa si è allenata a Faenza, sul sintetico del campo San Rocco, come già aveva fatto prima della trasferta di Lavagna. Stamattina, alle 10, farà lo stesso, prima della partenza per il ritiro pre gara. In città c’è fermento. I preparativi dei tifosi al seguito sono praticamente ultimati. Per l’acquisto dei biglietti, in vendita al prezzo di 10 euro, c’è tempo fino a domani alle 15, ma solo in prevendita (online sul sito go2.it o al bar Revenge), perché le biglietterie dello stadio ‘Bonolis’ – situato in località Piano d’Accio, alle porte della città – apriranno esclusivamente per l’emissione dei tagliandi omaggio destinati a donne e U14. La Lega dilettanti, che organizza l’evento, ha assegnato alla tifoseria ravennate il settore di tribuna coperta, prevedendo un esodo di 500 sportivi (ieri venduti oltre 300 biglietti). Magari non si arriverà ai mille che seguirono i giallorossi il 6 maggio nel 2007 per la sfida, poi sospesa e rinviata per pioggia, che doveva decretare la promozione in B, ma saranno più dei 200 che il mercoledì successivo tornarono a Teramo per la ripetizione del match.
Con quello 0-0, il Ravenna conquistò il diritto a disputare il 7° campionato di serie B della propria storia. Si giocava però nel vecchio stadio Comunale, in centro città. L’anno successivo, Teramo inaugurò il nuovo impianto, sul quale, domani, i giallorossi tenteranno di raggiungere il primo obiettivo stagionale. Mister Marchionni è stato chiaro, l’altra sera, a margine delle riflessioni sulla rocambolesca ed esaltante vittoria 3-2 in rimonta contro la Zenith Prato: "Ho avuto la fortuna di giocare in un club come la Juventus, che mi ha insegnato una cosa: le finali non si giocano; si vincono".
L’approccio è dunque consapevole. Facile prevedere che, in campo, andrà il miglior Ravenna, ovvero quello con Esposito al proprio posto, in mezzo alla difesa, dopo gli svarioni che, in sua assenza (era diffidato e, mister Marchionni, ha preferito preservarlo in vista del derby di Forlì), hanno rischiato di compromettere la sfida interna di sabato contro la Zenith Prato. A confortare è anche la vena di Di Renzo. Il bomber piemontese è salito a quota 7 nella classifica dei marcatori, segnando 5 reti nelle ultime 3 gare. Di Renzo, che era stato il capocannoniere del ‘calcio d’agosto’ con 6 reti, vanta anche 3 gol nel percorso di Coppa Italia che ha portato il Ravenna in finale.
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