Il Renate si mangia le mani a Crema. Bianchimeno manca la stoccata
In casa della Pergolettese la squadra di Pavanel mantiene comunque l’imbattibilità e la porta inviolata

Il Renate si mangia le mani a Crema. Bianchimeno manca la stoccata
RENATE
di Roberto Sanvito
È un finale in crescendo anche questa volta per il Renate ma a Crema non c’è la stoccata vincente.
L’opportunità (enorme) per gli uomini di Pavanel ci sarebbe anche, ma il neo-entrato Bianchimano se la divora clamorosamente quando al 75’ non centra nemmeno la porta in una sorta di rigore in movimento, dopo una bella iniziativa a destra di Tremolada. Il Renate potrebbe vincerla coi cambi, spreca, ma mantiene l’imbattibilità stagionale portandosi a casa un punto dal “Voltini” che, analizzando tutti i 90 minuti, è anche corretto.
Cronaca. Il tecnico veneto si presenta a Crema con alcune novità. Si gioca ogni tre giorni questa settimana e contro la Pergo inizia il turn-over. In difesa dal primo minuto c’è Alcibiade, a centrocampo prima da titolare per Baldassin dopo il gol alla Pro, c’è anche Gasperi mentre siede in panchina Esposito uscito malconcio proprio dal match di Meda. Nel tridente, infine, Procaccio sostituisce Sartore. Il “nuovo” Renate parte forte, pressa alto, “mette lì” nei primi minuti la squadra di casa che resiste non senza faticare. Poi la partita diventa più equilibrata, guadagna metri la Pergolettese ma per Fallani solo interventi di routine. Al 35’ il Renate reclama un penalty per affossamento su Baldassin, ma il centrocampista accentua un contatto minimo. Al 42’ l’unica vera occasione del primo tempo ed è di marca cremasca. Da esterno a esterno, da Capoferri a sinistra a Bariti tutto solo a destra, gran diagonale al volo ed è provvidenziale una deviazione di un difensore per evitare il peggio. A inizio secondo tempo si fa sicuramente preferire la squadra di casa che però ha un difetto, coi suoi attaccanti finisce spesso in fuorigioco come in occasione del gol annullato a Bariti al 7’ dopo un buonissimo intervento di Fallani.
Al quarto d’ora serve tutta l’esperienza e il tempismo di Alcibiade per intervenire in prossimità sulla linea quando Figoli già pregustava il gol. Il ritmo poi cala e arrivano le sostituzioni. Ci prende meglio Pavanel perché il Renate esce alla distanza e l’occasione di Bianchimano è davvero da “mani nei capelli”. Tremolada impatta bene la gara, ma i finalizzatori hanno le polveri bagnate. Come Alcibiade poco dopo che ha tutto lo spazio che vuole per mirare la porta da fuori area, ma spedisce la sfera in tribuna.
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