Il Rimini chiede tempo ai tifosi "Abbiate fiducia, miglioreremo"
Dopo la presidente Di Salvo, tocca al dg Geria e al dt Di Battista fare il punto dopo due mesi di lavoro

Il Rimini chiede tempo ai tifosi "Abbiate fiducia, miglioreremo"
di Donatella Filippi
I primi due mesi di lavoro, le prime delusioni sul campo, ma anche la voglia di guardare più lontano. Dopo le parole della presidente Stefania Di Salvo, arrivano anche quelle del direttore generale Giuseppe Geria e del direttore tecnico Antonio Di Battista. In casa Rimini il momento è delicato e la nuova dirigenza prova non solo a fare quadrato, ma anche a dare risposte ai tifosi. Perché in Piazzale del Popolo sanno benissimo che la fiducia al buio che i tifosi riminesi hanno loro riservato è fondamentalmente una fiducia a tempo. E di tempo il Rimini ora ne avrebbe bisogno come l’aria. "L’obiettivo di questa società – attacca Geria – è costruire nel tempo, cercare di strutturare un club che abbia una forza interna per supportare le difficoltà che si presenteranno durante le stagioni. Parlo al plurale perché vogliamo fare più stagioni: strutturarci, aggiungere un mattoncino alla volta per migliorare".
Ma senza prendersela troppo comoda. "L’obiettivo è strutturarsi, capite bene – dice – cosa significhi strutturare una società in una città importante come questa". Il direttore generale pensa al ’Romeo Neri’ ("Abbiamo avuto già diversi incontri con la ditta che ha presentato il progetto, noi siamo a disposizione. Noi non siamo venuti per fare lo stadio, ma possiamo fare la nostra parte"), ma anche alla Gaiofana. "Vogliamo dare una casa al Rimini – non ci gira attorno Geria – Ovunque sia, l’importante è che ci sia. Sarebbe bello, ci toglierebbe tante problematiche, ci farebbe vedere sotto un’altra veste, creerebbe le giuste aspettative nei giovani di Rimini e dintorni". Poi sulla squadra. Quella squadra disfatta e rifatta nel giro di un mese ed evidentemente in ritardo per ovvi e noti motivi. "Si è cambiato lo staff tecnico, abbiamo cambiato 24 giocatori, si è ringiovanita la rosa: adesso siamo a 23,2 anni di età media. Non abbiamo ringiovanito tanto per il minutaggio, ma per avere giovani su cui fondare le basi per poi intervenire meno negli anni a venire".
La rosa è materia di Di Battista. Ma quando si parla di euro la parola spetta a Geria. E di euro il Rimini ne ha sganciati parecchi in fase di rivoluzione. "Pensate che chi vada via lo faccia gratis? – domanda retorica quella del dg – Qualche cessione ad altre società è stata incentivata. L’unica cessione per noi vantaggiosa è stata quella di Santini". I nodi Tofanari e Allievi, invece, li snoda il direttore tecnico. "Allievi è fuori lista, Tofanari è stato reintegrato – spiega – perché cambiando il modulo la scelta è ricaduta su di lui visto che è in grado di ricoprire più ruoli. Noi pensiamo di aver allestito una buona rosa". Tanto giovane e inesperta e questo, quando si va di fretta, è rischioso. "Il 70-80% delle squadre del girone B gioca con gli under: addirittura il Pescara ne schiera sette. Ritengo che non si debba fare un discorso di under e di over, ma di buoni calciatori e giocatori meno bravi".
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