Il Rimini conta sulla spinta dei tifosi. In coppa finale di ritorno al Neri
Dopo aver conosciuto il nome dell’avversaria (Giana Erminio) ieri la lega ha ufficializzato date e orari

Il saluto del tecnico del Rimini, Antonio Buscè, a Vincenzo Torrente, mister del Trapani
Andata a Gorgonzola, Città metropolitana di Milano, martedì 25 marzo. Ritorno al ‘Romeo Neri’ martedì 8 aprile. In entrambi i casi il fischio d’inizio sarà alle 20.30. Ora che si conoscono i nomi delle due finaliste di Coppa Italia, la Lega ha disegnato le date dei 180 minuti che porteranno ad alzare il trofeo. E il Rimini avrà la possibilità, proprio come per la semifinale, di giocare la partita di ritorno con la spinta dei propri tifosi. Una notizia non da poco per i biancorossi, ancora ubriachi per la cavalcata che martedì sera ha permesso di raggiungere la finale stritolando l’ambizioso Trapani. In palio, utile ricordarlo, c’è un trofeo da mettere in bacheca (e per il club di Piazzale del Popolo sarebbe eventualmente il secondo, dopo la vittoria della Supercoppa di serie C nel 2005, ormai 20 anni fa), ma soprattutto la possibilità di accedere ai playoff partendo dal primo turno nazionale. Diritto riservato, classifica alla mano, alle squadre che al termine della regular season si piazzeranno al terzo posto. Insomma, cosa non da poco. L’ultimo passo, quello decisivo, di un lungo cammino, quindi, non è utile solo per la gloria, ma darà un vantaggio importante al vincitore della Coppa Italia.
Tutto questo il Rimini lo ha ben in mente sin dal principio, ma se ci pensiamo bene già dalla scorsa stagione. Quando i biancorossi la finale l’avevano soltanto sfiorata, battuti dal Catania in semifinale. Ma prima di arrivare al 25 marzo, al primo round, c’è ancora tanto campionato da raccontare e anche questo il Rimini lo ha bene in mente. A partire dai novanta minuti di domenica pomeriggio al ’Mazza’ contro la Spal. Una Spal che ha bisogno a tutti i costi di vincere per staccarsi da una parte della classifica pericolosissima e che conta nella stanchezza dei biancorossi, reduci da due gare intense nel giro di pochi giorni. Ma probabilmente sapendo anche che il Rimini in quelle due gare, entrambe vinte, ha immagazzinato non soltanto tre punti pesantissimi in campionato e una finale di coppa, ma anche una dose di autostima non da poco. Che sarà da mettere a frutto proprio nella gara, per di più particolarmente sentita dai tifosi, nella vicina Ferrara.
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