Il Rimini è guarito dalla ‘pareggite’. Parigi e Cioffi stendono l’Ascoli
Marchigiani in dieci per tutto il secondo tempo. Il bomber sblocca la partita, l’ex Napoli la chiude su rigore

Marchigiani in dieci per tutto il secondo tempo. Il bomber sblocca la partita, l’ex Napoli la chiude su rigore
Rimini 2 Ascoli 0 (5-3-2): Colombi; Cinquegrano (40’ st Gorelli), Bellodi, De Vitis (1’ st Megelaitis), Lepri, Longobardi; Malagrida (15’ st Garetto), Langella, Fiorini (8’ st Conti); Parigi, Gagliano (8’ st Cioffi). A disp.: Vitali, Ferretti, Falbo, Lombardi, Piccoli, Leonardi, Ubaldi. All.: Buscè.
ASCOLI (4-3-3): Raffaelli; Alagna, Piermarini, Curado, Adjapong (36’ st Tremolada); Baldassini (1’ st Maurizi), Odjer, Varone; Silipo (16’ st D’Uffizi), Corazza (36’ st Forte), Marsura. A disp.: Livieri, Zagaglia, Cosimi, D’Amore, Caucci; Maiga Silvestri, Bando, Bertini, Re, Ciabuschi, Gagliardi. All.: Cudini.
Arbitro: Lucio Felice Angelillo di Nola. Assistenti: Alessandro Cassano di Saronno e Gennantonio Martone di Monza. Quarto ufficiale: Antonio Spera di Barletta.
Reti: 13’ st Parigi, 35’ st Cioffi (rig.).
Note - Spettatori 2.645: 640 paganti e 2.005 abbonati. Angoli 9-0. Ammoniti: Odjer, De Vitis, Malagrida, Curado, Raffaelli. Espulso: 45’ pt Marsura. Recupero: 3’ pt e 5’ st.
Per il primo brindisi del 2025 c’è voluto un po’, ma è tutto meritato. Il Rimini torna a vincere dopo due mesi e lo fa al ’Neri’, contro una diretta concorrente, l’Ascoli, e all’inizio di otto giorni importanti e complicati. Buscè, a dispetto delle dichiarazioni della vigilia, risparmia più di qualcuno pensando alla partita di martedì in Coppa Italia contro il Trapani. Megelaitis e Falbo, così, stanno con lui in panchina. Almeno inizialmente. Proprio come Garetto e Cioffi che il tecnico risparmia già da più di qualche match. In difesa ritorna solo De Vitis, al centro, a guidare il gruppo. In attacco c’è Parigi e con lui Gagliano.
Rimini-Ascoli è subito viva. I primi squilli subito con Odjer e Silipo da una parte, Parigi e Gagliano dall’altra. Battaglia con i soliti legni per i biancorossi. Che iniziano il duello con Langella nel primo tempo. La traversa trema e Raffaelli è salvo. La squadra di Buscè inizia a prendere sempre più campo, pur riuscendo a inquadrare a fatica la porta di Raffaelli. Ma a un soffio dall’intervallo c’è l’episodio che poi farà girare la partita. Marsura non usa le maniere dolci su Langella e il direttore di gara non le usa con lui. Rosso diretto e partita finita per l’esterno dei marchigiani. Così, i biancorossi possono giocare un tempo intero con un uomo in più. Cosa non da poco. Buscè alla coppa di martedì ci pensa anche nell’intervallo. Ma non solo a quella. Per non correre il rischio che De Vitis, già ammonito, potesse fare la fine Marsura, lo lascia nello spogliatoio. C’è Megelaitis, risparmiato in avvio e ora utile come il pane.
Dopo otto minuti è anche il momento di Conti (per Fiorini) e Garetto (per Malagrida). A stappare la partita, poi, ci pensa Parigi. Il suggerimento di Conti da destra è un invito da non rifiutare. Controllo e girata di destro vincente. Come a dire, se qualcuno a Parigi ci pensa, lui non delude. Adesso c’è solo il Rimini. La squadra di Cudini, sotto di un uomo, non ha la forza nemmeno di ribattere colpo su colpo. Fino a quando non arriva il colpo del ko. Cinquegrano viene steso in area da Varone. Un ’calcione’ che non passa inosservato. L’arbitro segna il dischetto e lì c’è gloria anche per Cioffi. Partita in ghiaccio, la quarta vittoria quest’anno al ’Neri’.
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