Il Rimini ritrova il gol, ma non la vittoria. Tutto in un minuto al Neri: pari col Perugia

Fiorini illude, Cisco replica subito: la squadra di Buscè, pur ritrovando gioco e produzione offensiva, deve accontentarsi di un punto

di DONATELLA FILIPPI
2 febbraio 2025
Fiorini illude, Cisco replica subito: la squadra di Buscè, pur ritrovando gioco e produzione offensiva, deve accontentarsi di un punto

Fiorini illude, Cisco replica subito: la squadra di Buscè, pur ritrovando gioco e produzione offensiva, deve accontentarsi di un punto

Rimini 1 Perugia 1 (5-3-2): Colombi; Cinquegrano (39’ st Piccoli), Megelaitis, Bellodi, Lepri, Longobardi; Malagrida (14’ st Conti), Langella, Fiorini; Parigi, Ubaldi (14’ st Cioffi). A disp.: Vitali, Ferretti, Falbo, Gorelli, De Vitis, Lombardi, Garetto, Gagliano, Jallow. All.: Buscè.PERUGIA (4-2-3-1): Gemello; Leo, Amoran, Dell’Orco, Giraudo; Bartolomei (34’ st Lisi), Torrasi; Cisco, Matos, Giunti; Montevago (27’ st Marconi). A disp.: Yimga, Albertoni, Barberini, Gomez, Agosti, Giorgetti, Plaia. All.: Zauli.Arbitro: Carlo Rinaldi di Bassano del Grappa. Assistenti: Giuseppe Cesarano di Castellammare di Stabia e Matteo Nigri di Trieste. Quarto ufficiale: Lorenzo Massari di Torino.Reti: 28′ pt Fiorini, 29′ pt Cisco.Note - Spettatori 2.851: 2.005 abbonati e 846 paganti. Angoli 8-4. Ammoniti: Matos, Lisi. Espulsi: 4’ st Rossi (team manager Perugia) per proteste. Recupero 0’ pt e 4’ st.

Cambia la prestazione, ma non il risultato. E il Rimini avrebbe meritato che questo accadesse contro il Perugia. La squadra di Buscè si ritrova, torna al gol, ma non basta per rompere la catena infinita di pareggi nella quale i biancorossi restano imbrigliati. Buscè rivede al rialzo le quote offensive in mezzo al campo. Dove al fianco di Langella ci sono Fiorini e Malagrida con il secondo votato all’attacco, a supporto di Parigi e Ubaldi (preferito a Gagliano). In difesa scelte quasi obbligate, nonostante la panchina sia più ricca di rincalzi. Ed è un altro Rimini rispetto alle ultime uscite. Almeno per quel che riguarda la produzione offensiva. Da subito. A dimostrazione che cambiando gli interpreti (non un modulo al quale Buscè si è affezionato per forza o per amore) qualcosa in campo cambia. Allora, ci vuole un super Gemello per non far restare subito in ginocchio il Perugia. Leo anticipa Fiorini in zona tiro e per poco gli umbri non si fanno male da soli.

Poi è il momento di Parigi. La girata è perfetta, ma l’attaccante aretino trova sulla sua strada Gemello. Poi il tacco di Lepri, il colpo di testa di Parigi e il tiro di Malagrida. Niente da fare. Almeno fino a quando il jolly, bello e importante, lo pesca Fiorini. Da casa sua. Tiro potente e perfetto e questa volta non basta neanche Gemello. Ma la festa biancorossa per il ritorno al gol dura pochissimo. Perché appena un minuto dopo il Perugia rimette le cose a posto con un tiro dal vertice destro dell’area di Cisco. Apparentemente innocuo, non fosse per quella deviazione decisiva e sfortunata di Bellodi. I biancorossi provano a pungere anche nella ripresa, ma lì la gara si fa più equilibrata. E il Rimini non è capace di trasformare in gol la produzione offensiva comunque buona. Buscè ruota i suoi uomini gol, o almeno alcuni. Ecco Cioffi là davanti e qualche occasione buona per riportare avanti il Rimini l’esterno di proprietà del Napoli ce l’ha. Ma la porta difesa da Gemello resta piccolissima agli occhi dei biancorossi nella ripresa. Così, ci si deve accontentare ancora una volta di un punticino. Magra consolazione.

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