Il Rimini va a caccia dei primi punti Prova di fuoco in casa della Torres
Dopo il ko al debutto con l’Arezzo, e a mercato finalmente chiuso, dai biancorossi ci si attendono progressi
di Donatella Filippi
"Il Rimini sta meglio". Quattro parole che confortano quelle pronunciate da Gabriel Raimondi alla vigilia della trasferta di Sassari. Ma oggi, contro la Torres, sarà il campo a dire se il Rimini post mercato estivo è di più, è qualcosa di meglio, di quello visto una settimana fa contro l’Arezzo al debutto. Sicuramente il tecnico argentino ha più abbondanza. Soprattutto in mezzo al campo. "Abbiamo fatto un’altra settimana d’allenamento e questo per noi è importante – conta i passi percorsi dai suoi Raimondi – Ogni giorno conta, non solo, ogni ora conta, per fare in modo, come detto una settimana fa, che i giocatori siano pronti per 90 minuti. Siamo contenti di quello che vediamo sul campo e siamo sicuramente qualche passo avanti rispetto alla settimana scorsa". Raimondi chiede più ritmo ai suoi, ma anche più idee. Perché oggettivamente di tutto questo al debutto si è visto poco. "Credo che sarà un Rimini più intenso, con più minuti nelle gambe, un Rimini che potrà decisamente alzare un pochino il baricentro, perché è quello che non mi è piaciuto vedere nel primo tempo contro l’Arezzo".
Gara non semplice contro la Torres. "L’isola è difficile per tutti – dice – Mi ricordo le trasferte in Sardegna quando giocavo. Andare a Olbia, a Sassari è sempre particolare. Perché tante volte trovi, come in questo caso, giocatori che sono del posto, che ci tengono in modo particolare. Sono impegnative dal punto di vista dell’ambiente. Però noi dobbiamo essere pronti". Raimondi sa benissimo che in questo avvio di stagione la sua squadra dovrà stringere i denti cercando di raccogliere il più possibile in attesa che vengano tempi migliori. Il gruppo biancorosso, quello che è stato rivoluzionato cammin facendo, ha bisogno di tempo per diventare squadra.
"Stiamo lavorando soprattutto pensando a quello che sarà il Rimini del futuro – guarda lontano Raimondi – perché alla chiusura del mercato abbiamo una rosa di giocatori che ha caratteristiche diverse da quelle con cui siamo partiti per il ritiro. Questa è la verità, non ci possiamo prendere in giro. Caratteristiche diverse non vuol dire che quelli che sono andati via erano meglio di quelli che ci sono ora. Abbiamo una rosa competitiva, giocatori forti, ma che hanno caratteristiche diverse dagli altri. Credo che un allenatore quello che debba fare sia mettere questi giocatori nelle migliori condizioni di fare bene". Senza pensare troppo al modulo. "Continuo a ripetere che per me è relativo. Quello che non si negozia qua, come ho detto ai ragazzi, sono le cose che dobbiamo fare dentro al modulo che utilizziamo".
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