Il Rimini viaggia col freno a mano tirato. Solo un pari con una Lucchese in difficoltà

I biancorossi giocano con ritmi bassi e costruiscono poche occasioni, fallendo nuovamente l’appuntamento con la vittoria

di DONATELLA FILIPPI
19 gennaio 2025
Langella in azione, sotto Garetto. Per il Rimini è arrivato il quarto pareggio, a cui si aggiunge un ko, nelle ultime cinque gare

Langella in azione, sotto Garetto. Per il Rimini è arrivato il quarto pareggio, a cui si aggiunge un ko, nelle ultime cinque gare

Rimini

0

Lucchese

0

(5-3-2): Colombi; Longobardi, Bellodi, De Vitis (42’ st Cinquegrano), Megelaitis, Semeraro (32’ st Gagliano); Garetto, Langella, Piccoli; Parigi, Malagrida (1′ st Conti). A disp.: Vitali, Fiorini, Lombardi, Chiarella, Ubaldi. All.: Buscè.

LUCCHESE (3-5-1-1): Palmisani; Sabbione, Gucher, Gasbarro; Gemignani, Quirini, Tumbarello, Catanese, Visconti; Saporiti (40’ st Fedato); Magnaghi (28’ st Selvini). A disp.: Coletta, Allegrucci, Fazzi, Cartano, Antoni, Giacchino, Sasanelli, Fedato, Leone. All.: Testini (Gorgone squalificato).

Arbitro: Andrea Migliorini di Verona. Assistenti: Umberto Galasso di Torino e Stefano Peletti di Crema. Quarto ufficiale: Adam Collier di Gallarate.

Note - Spettatori 2.443: 2.005 abbonati e 438 paganti.. Angoli 6-3. Ammoniti: Megelaitis.

Il Rimini continua a viaggiare con il freno a mano tirato. Non c’è avversario che tenga. Che siano le prime della classe o le ultime. O giù di lì. Quattro pareggi e una sconfitta nelle ultime cinque gare. Non esattamente una media da squadra che per un attimo ha pensato di viaggiare sul treno delle big.

Buscè con la Lucchese non si inventa niente. Purtroppo, verrebbe da dire. Difesa confermata in blocco, come il centrocampo. Una sola variazione in attacco rispetto alla gara di Pescara. C’è Malagrida per l’influenzato Cioffi. Panchina, almeno inizialmente, per gli ultimi due arrivati Gagliano e Conti. Ti aspetti una partenza aggressiva e invece niente. La solita ’morbidezza’ e anche un po’ compassata. Tanto da fare prendere subito fiato alla Lucchese che, è evidente, non se la passa benissimo, arrivata a Rimini con una nuova proprietà ancora ’sconosciuta’, con un allenatore in tribuna (perché squalificato) e sulla via dell’esonero e una classifica che non promette niente di buono. Insomma, impossibile negarlo, sarebbe bastato poco al Rimini per dare subito una spallata a un avversario traballante.

Quel poco i biancorossi non lo fanno. Anzi, in un primo tempo al ritmo da campionato over 50, l’unica vera occasione, sul finale, spetta alla Lucchese. E serve, eccome se serve, capitan Colombi con i suoi guanti con i super poteri per fermare Catanese. Colpo di testa velenoso quello del centrocampista, volo di tempismo quello del portiere del Rimini. C’è da dire che l’intervallo fa bene ai biancorossi. Che ripartono alzando il baricentro. Con un Conti in più, per Malagrida. Ma quella rinnovata voglia di spingere ce l’ha anche la Lucchese che, dopo appena due minuti, va a ripetizione con Saporiti Per fortuna va a ripetizione anche Colombi. Poi finalmente Rimini. Il colpo di testa di Parigi avrebbe meritato di più, come la rovesciata di De Vitis. Un altro palo, dopo i due di Pescara, salva Colombi. Ma non vale, è fuorigioco sul tiro di Magnaghi. C’è spazio per Gagliano nel finale. C’è il tempo di tornare anche alla difesa a quattro, dopo la girandola di moduli della ripresa. Ma non c’è il tempo, nemmeno nell’ultimo dei tre minuti di recupero, per prendersi la prima vittoria del 2025. E, c’è da dirlo, non sarebbe stato nemmeno giusto.

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