Il Rimini vuole tenere alta la guardia. Buscè: "Pensiamo da provinciale"

Parigi e compagni oggi in casa del fanalino di coda Legnago: il tecnico non ammette rilassamenti

di DONATELLA FILIPPI
11 marzo 2025
Parigi e compagni oggi in casa del fanalino di coda Legnago: il tecnico non ammette rilassamenti

Parigi e compagni oggi in casa del fanalino di coda Legnago: il tecnico non ammette rilassamenti

Pensiamo a noi stessi. Che davanti si trovi la Ternana seconda della classe o il Legnago ultimo, Antonio Buscè non cambia il registro. Perché l’allenatore del Rimini sa che la gara di oggi con il Legnago non è da prendere troppo alla leggera. Nonostante i veneti occupino l’ultimo posto in classifica. "Non è più la squadra che abbiamo affrontato all’andata – dice – È totalmente cambiata nel mercato di riparazione. Mancano ancora otto partite al termine del campionato e credono di poter arrivare più in alto in classifica. Ogni partita è difficile, tutte le squadre hanno un oviettivo da raggiungere e questo fa aumentare i rischi. Noi dobbiamo essere bravi e pensare veramente a noi stessi, a quello che dobbiamo fare, e a ripartire da tutte le situazioni giuste e positive che abbiamo fatto fino ad ora, e dagli errori per migliorare".

È chiaro, però, che il valore dell’avversario cambierà anche lo spartito del match. Con un Legnago che nell’ultimo periodo ha dimostrato di essere diventato più solido. "È normale che non sarà una partita come con la Ternana – dice Buscè – Il campo è un po’ piccolino, in erba, quindi vediamo se è messo abbastanza bene per giocare la palla, ma sicuramente sarà una partita un po’ diversa anche se il Legnago nell’ultimo periodo va a giocarsi la partita anche contro avversari forti. All’inizio di una partita tutti i numeri e la classifica si azzerano, devi cercare di vincere e basta. Ci dovremo saper adattare a tutte le situazioni, anche a una partita sporca nel caso dovesse essere questo lo spartito". Ma Buscè ai suoi chiede sempre la stessa cosa: di essere una squadra ’provinciale’. "Cosa che abbiamo fatto fino ad ora e che dobbiamo continuare a fare – dice – Per quello che abbiamo fatto sin qui, praticamente dall’inizio del campionato, credo che questa squadra meriti i playoff. Credo che i ragazzi abbiano lavorato con una mentalità da ’provinciale’ riconoscendo anche la forza degli avversari, se occorre: si chiama umiltà. Alla fine a questi ragazzi si può dire poco perché hanno sempre cercato di portare a casa la prestazione e il risultato".

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