Il Seravezza Pozzi è eliminato dal Livorno I versiliesi s’illudono, poi la rimonta amaranto

SERAVEZZA – Ai trentaduesimi di finale della Coppa Italia di Serie D ci va il Livorno che vince (con merito) in rimonta al “Buon Riposo“ dopo aver preso lo schiaffo iniziale da un buon Seravezza Pozzi, passato in vantaggio al 6’ con l’inzuccata di Putzolu su cross da sinistra del prevedibile rientrante sul destro Camarlinghi. L’1-0 però è durato appena 5 minuti perché da un errato disimpegno versiliese (sbaglia prima Lopez Petruzzi e poi il messo in difficoltà Granaiola) l’uscita dal basso verdazzurra si trasforma da “costruzione“ in “distruzione“... ed ecco servito il gol del ’Mago’ Cesarini che dopo uno scambio veloce nello stretto va a saltare Lagomarsini depositando in fondo al sacco la palla del pari. Il Seravezza replica con Maffei che di testa impegna Biagini. Poi ci provano Mutton da terra per gli amaranto e Putzolu nel recupero per i padroni di casa ma all’intervallo si va sull’1-1. In avvio di ripresa però la difesa seravezzina si fa prendere ancora in castagna centralmente quando sull’asse verticale l’illuminante Cesarini con delizioso collo esterno destro mette in porta ’Il Cobra’ Giordani che morde da finalizzatore siglando il 2-1 poi decisivo.

La reazione dei ragazzi di Amoroso è immediata e si materializza nel gran destro del solito a tratti imprendibile Camarlinghi ma il portierino 2003 dei livornesi vola a deviare in angolo con strepitoso intervento (ottima anche la sua parata in tuffo al 95’ sulla botta da fuori di Bedini).

Il Livorno accarezza il 3-1 in un paio di circostanze ma Lagomarsini e il palo si metton di mezzo sulla punizione a giro dell’MvP Cesarini e poi sulla conclusione defilata del subentrato Palma.

Nel Seravezza da rivedere la fase difensiva (e preoccupa l’infortunio di Maffei... mentre sul mercato è in arrivo un altro 2003 là dietro) e va servito meglio Benedetti. Il Livorno, che intanto continua a prendere giocatori (nel post-partita ieri sera ha annunciato Bassini ed il colpaccio Sacha Cori), era senza Fissore, Sabattini e Coriano ma è piaciuto.

Simone Ferro