Il Seregno non si nasconde. Obiettivo risalire in fretta

L’anno forzatamente sabbatico che si era preso il calcio a Seregno è finito. Il fallimento e tutto quello di brutto che l’aveva preceduto sono solo lontani ricordi. Ci sono le ferite, quelle sì, e soprattutto c’è una montagna da scalare per ritornare almeno in Serie D. Ma, (ri)partendo dalla Promozione, prima c’è l’Eccellenza da conquistare, un obiettivo concreto. La squadra è importante e nel girone B a 18 squadre potrà dire la sua fino alla fine. E a Seregno non si gioca a nascondino. Dopo Alessandro Abdalla, anche mister Gabriele Avella scopre le sue carte al via della preparazione. Avella fu uno dei primissimi a credere nel progetto illustratogli dal presidente Varini un paio di mesi fa abbondanti, quando ancora l’iter amministrativo era lontano dall’essere concluso. "Le aspettative qui sono alte e non potrebbe essere diversamente per una piazza come Seregno" dice il tecnico che la passata stagione si è diviso tra Biassono e Vis Nova. "Siamo la grande favorita? Non mi esprimerei in questi termini nel senso che qui tutti sanno che si parte da zero. Sicuramente il Seregno proverà a lottare per vincere, ma penso anche che ci sono squadre che in questo momento sono un gradino sopra noi perché hanno una rosa di base dagli anni precedenti. È normale che partano leggermente avvantaggiate…". Ma Avella ha la cura. "Dovremo essere bravi noi a velocizzare i tempi, a creare subito un bel gruppo, ad amalgamare le componenti, a trovare in fretta l’idea di calcio che vogliamo.

Non ci nascondiamo però, non abbiamo paura di nessuno in un contesto di un campionato molto equilibrato, competente e tattico con un elevato livello medio di qualità per quanto concerne giocatori e allenatori".