Il Siena all’assalto dell’Audax Rufina. Magrini: "Ogni gara come una finale"
Il tecnico del Siena, Lamberto Magrini, paragona la sua squadra a Djokovic, esperta e matura, pronta a vincere ogni partita come una finale. Per la gara contro l'Audax Rufina, Magrini chiede ai giocatori di essere bravi nel ribaltare l'azione e di evitare l'uno contro uno. Ricciardo non sarà della partita.

Il Siena all’assalto dell’Audax Rufina. Magrini: "Ogni gara come una finale"
Cosa ha detto alla squadra, dopo sei vittorie consecutive, per spronarla? "Che il Siena è come Djokovic". Il tecnico bianconero Lamberto Magrini (nella foto) ha chiamato in causa il giocatore di tennis più forte di tutti. "Nelle qualificazioni – ha spiegato il mister – ha vinto Sinner, ma in finale si è visto il campione, si è vista la sua esperienza contro un ragazzino che forse ha accusato la pressione. Ho detto ai ragazzi che noi siamo come Djokovic, una squadra esperta, matura, costruita per vincere e che ogni partita, per il Siena, deve essere come una finale. Sarà difficile vincerle tutte, capiterà di cadere, ma l’attenzione dovrà essere sempre altissima". Anche oggi.
"L’Audax Rufina è una squadra compatta, robusta, aggressiva – ha sottolineato Magrini –, che ha perso solo tre volte e ha preso pochi gol, per essere di media classifica. Dovremo essere bravi nel ribaltare l’azione, nell’evitare l’uno contro uno, perché loro sono abili nel rubare palla e chiudere gli spazi. Il nostro livello tecnico è superiore, ma servirà tanto agonismo, Sono comunque fiducioso: ho visto bene i ragazzi, anche giovedì a Magione, dove abbiamo giocato un’amichevole, si sono impegnati da veri professionisti, anche i giovani. Hanno interpretato benissimo il test. Se la squadra oggi darà quello che ha, a livello tecnico-tattico, non ci sarà da preoccuparsi". Ricciardo non sarà della partita.
"Mi dispiace per lui – ha affermato l’allenatore della Robur –. E’ l’uomo in area di rigore più bravo della rosa. Purtroppo non avendo svolto la preparazione pre campionato sapevamo che potevamo andare incontro a questo tipo di infortuni".
Su Achy, che tornerà a sedersi in panchina. "Nelle due gare che ha giocato, mi è piaciuto – le parole di Magrini –, ma conoscevo il suo valore, l’ho visto giocare tante volte. Per me non è una seconda linea, è un titolare come Biancon e Cavallari. Tre centrali titolari, tra infortuni e squalifiche, in una squadra sono necessari". Sistema che vince non si cambia.
"Dall’inizio preferisco proporre sempre lo stesso e poi cambiare a gara in corso, per mantenere o sbloccare un risultato. Se qualcosa non funziona cerco semmai di migliorare negli allenamenti successivi". Sul mercato che sta per iniziare. "La squadra è già a posto così – ha chiuso il tecnico –; semmai un terzino 2004, per poter dare un po’ più spazio a Pagani e ad Agostinone che in questo momento sono un po’ più penalizzati".
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