Il Tar ribalta tutto: via libera per i tifosi. L’avvocato: "Grande lavoro di squadra"

Il legale di Orgoglio Amaranto, Ciabattini, spiega quali sono state le motivazioni: "Il decreto era di fatto un atto punitivo, non cautelativo"

di AREZZO -
5 novembre 2023
Il Tar ribalta tutto: via libera per i tifosi. L’avvocato: "Grande lavoro di squadra"
Il Tar ribalta tutto: via libera per i tifosi. L’avvocato: "Grande lavoro di squadra"

di Andrea Lorentini

Saranno circa duecento i tifosi dell’ presenti nel settore ospite dello stadio "Tonino Benelli" di Pesaro dopo che il Tar della Marche ha accolto, nella mattinata di ieri, il ricorso presentato da Orgoglio Amaranto contro il divieto di vendita dei biglietti ai residenti in provincia , sospendo d’urgenza il decreto firmato dal questore di Pesaro che vietava la trasferta. "Siamo soddisfatti perchè il Tar ha compreso che il decreto era di fatto un atto punitivo e non cautelativo – sottolinea l’avvocato Giulio Ciabattini che ha rappresentato il comitato di azionariato popolare in questa vicenda – e che non esistevano precedenti fattori di rischio tra le società e Vis Pesaro per vietare la trasferta. Si è compiuto un atto di giustizia. E’ stata una corsa contro il tempo – prosegue Ciabattini – un grazie ad Orgoglio Amaranto, a Simone Trippi, alla società. E’ stato un grande lavoro di squadra".

Nelle motivazioni del presidente del tribunale amministrativo marchigiano Giuseppe Daniele si legge che il provvedimento di divieto nei confronti degli aretini è lacunoso e incongruo, oltre al fatto che non è stata effettuata una valutazione degli indici di rischio e pertanto produce un effetto sostanzialmente punitivo.

OA aveva intrapreso la strada del ricorso non condividendo la ricostruzione dei fatti che aveva portato, sostanzialmente, alla determinazione del divieto di trasferta giustificato, come si legge nel dispositivo del Casms "dal grave comportamento posto in essere dai tifosi aretini in occasione della gara -Spal del 23 ottobre scorso. Condotte poste in essere dai tifosi dell’ tali da determinare una turbativa per la sicurezza pubblica". La disposizione del prefetto di Pesaro aveva lasciato tutti sorpresi. La sera del 23 ottobre non accadde, infatti, nulla di rilevante sul piano dell’ordine pubblico, né prima, né durante, né dopo la partita. Non ci furono danneggiamenti, scontri, persone refertate in ospedale, fermi di polizia, neanche sanzioni del giudice sportivo.

Grande soddisfazione è stata espressa da Orgoglio Amaranto attraverso una nota.

"Per il comitato dei tifosi che detiene l’1% dell’ questo è un risultato importantissimo, una messa in atto dei principi che lo muovono, al fianco dei tifosi, al fianco dell’".

Si tratta del secondo caso in Italia di ricorso vinto dopo quello del Lecce del marzo 2023.

Ai tifosi salentini era stata vietata e poi riaperta la trasferta a Milano per la partita con l’Inter.

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