La Juve, Bonini e l’Heysel
L’ex campione bianconero all’evento dei tifosi che hanno ricordato la tragedia

In alto l’ex campione della Juve Bonini; in basso Luca Azzolini
Centocinquanta persone hanno partecipato alla serata in memoria delle 39 vittime dell’Heysel, organizzata dallo Juventus Club "Amico della Juve" con in testa il dinamico presidente Lino Schirò e lo speaker tuttofare Luca Azzolini. Un momento di ricordo, amicizia e condivisione, con la presenza di Massimo Bonini e di Rossano Garlassi e Iuliana Bodnari del Comitato di Reggio Emilia "Per non dimenticare Heysel". "E’ stata un’occasione – ha rimarcato Schirò – per onorare la memoria, rafforzare i valori del tifo sano e vivere insieme un capitolo importante della nostra storia. Sono felice per la grande partecipazione".
I tifosi bianconeri hanno accolto con entusiasmo Massimo Bonini, un’icona della Juventus negli anni ’80. Il campione sammarinese ha raccontato aneddoti, firmato autografi, fatto foto e parlato del futuro della squadra più blasonata d’Italia, che lo ha visto protagonista per 8 campionati di serie A e 192 partite nelle quali ha vinto 3 scudetti, Coppa Italia, Coppa dei Campioni e Coppa Intercontinentale. "Quella con cui ho avuto il privilegio di giocare – ha detto Bonini – è stata la squadra più forte della storia bianconera. Era la Juve di Trapattoni ma anche e soprattutto di Michel Platini, Boniek, Tardelli, Rossi, Zoff, Cabrini, Scirea". Poi sulla tragedia del 29 maggio 1985 dell’Heysel e sulla finale Juventus-Liverpool terminata 1-0 ha puntualizzato: "Una partita che si doveva giocare, una gara vera che se fosse stata sospesa avrebbe prodotto una tragedia ancora più grande. Abbiamo giocato per vincere; anche il Liverpool, come noi, non si è reso conto di quello che era successo. Dopo 40 anni sono dell’avviso che si doveva giocare".
A salutare Bonini anche il presidente del consiglio comunale di Pesaro Enzo Belloni e l’assessore allo sport Mila Della Dora. Al termine della serata sono stati omaggiati, con tanto di medaglia al collo, i dieci presenti che erano allo stadio Heysel in quella triste occasione: Umberto Gianola allora undicenne insieme al padre Mario; Sandro Pezzolesi, ex giocatore della Vis ed attuale presidente dei Gentlemen; Massimo "Patenta" Pieri, allora 18enne con il padre Gigi; Gualtiero Sartini, ex vigile urbano; il veterano Erus Paolini; Mario e Luca De Angelis, Paolo Paoloni e soprattutto Sergio Biagini e Danilo Cottini, che erano stati dati per morti e a cui nei giorni scorsi il nostro giornale ha dedicato, ad entrambi, una pagina di ricordi.
Luigi Diotalevi
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