La Maceratese trionfa ai rigori: il presidente Crocioni e il tecnico Possanzini celebrano il successo
La Maceratese conquista la promozione in D ai rigori. Crocioni e Possanzini esaltano il lavoro di squadra e l'entusiasmo dei tifosi.

La Maceratese conquista la promozione in D ai rigori. Crocioni e Possanzini esaltano il lavoro di squadra e l'entusiasmo dei tifosi.
"Il finale che pensavamo, ma arrivare ai rigori è stata dura. Il K Sport ha fatto una bella gara". È più che soddisfatto il presidente Alberto Crocioni che ricorda quando sono stati mossi i primi passi per allestire questa rosa. "Il campionato scorso – ricorda – pensavamo di avere allestito uno squadrone e sappiamo come è andata a finire, quest’anno abbiamo pensato di partire in un altro modo, mi sono affidato a questo staff che ha organizzato la rosa, dopo Montecchio abbiamo stretto i ranghi e siamo ripartiti". Il presidente si gode i 2.500 tifosi venuti da Macerata. "Mi commuove avere risvegliato un tale interesse, in questi giorni ovunque andassi si parlava di questa gara".
L’allenatore Matteo Possanzini ha portato la Maceratese in D. "È un successo – dice il tecnico – che vale tantissimo ed è arrivato con il lavoro, creando una bel percorso e perseverando nei momenti difficili". Per il tecnico è uno dei momenti più alti della carriera. "Spero che possano arrivare altri ancora migliori, ma questo mi riempie il cuore di gioia. Ho vinto anche con il Portorecanati, ma qui è diverso per il contesto e a livello emotivo sono gioie infinite". Il tecnico guarda la curva dove erano sistemati mille tifosi della Maceratese. "Sono convinto che ci sarebbe stata ancora più gente se ci fosse stata una maggiore disponibilità di biglietti, abbiamo lavorato sodo per farli sentire orgogliosi".
Niccolò Marras è stato tra i protagonisti della stagione. "Sto vivendo una gioia immensa, sono venuto a dicembre – dice – e mi aveva colpito la voglia dei giocatori. Onore al Montecchio, ma ritengo che abbia vinto la squadra migliore". Il giocatore indica la chiave che ha permesso di fare tutto ciò. "Abbiamo una identità chiara, non ci siamo mai snaturati e questo ha fatto la differenza perché giocare così in Eccellenza dà i suoi frutti".
A festeggiare coi compagni c’è pure Armin Nasic, un brutto infortunio lo ha messo al momento fuori gioco. "Sapevo – dice – di stare in buone mani perché abbiamo grandi uomini e poi ottimi giocatori". La presenza del difensore Pablo Javier Lucero si è fatta sentire, e non solo per il gol. "Premiato – dice l’argentino – chi ha sempre onorato il modo di giocare a calcio".
Il portiere Federico Gagliardini ha neutralizzato il rigore calciato da Gurini. "È un elevato grado di difficoltà – dice il numero uno – parare un penalty, non conoscevo il rigorista e ho aspettato fino all’ultimo fidandomi dell’istinto". La partita ha messo in palio una posta altissima. "Noi abbiamo una precisa identità di squadra e l’unico rischio era la fase emotiva, ma nello spogliatoio c’è stato un clima di serenità e consapevolezza dei propri mezzi".
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