La mezz’ora terribile e l’onestà di Agostini: "Il Legnago all’inizio aveva più fame di noi"
La vittoria del Pontedera dopo una micidiale rimonta non soddisfa il mister: "Eppure avevamo preparato la partita in modo diverso"
Le parole pronunciate da Alessandro Agostini una mezz’oretta dopo aver sbancato Legnago con una micidiale rimonta (da 2-0 a 2-3) rendono bene l’idea della grande onestà di analisi esternata dall’allenatore del Pontedera, sempre concentratissimo nel far crescere la sua creatura, anche fuori dai canonici 90’ di gioco. Il tecnico ha dimostrato di guardare oltre al risultato finale, che è stato positivo come tutti si auguravano per questo debutto di campionato, dirigendo il pensiero principale verso l’errato approccio alla gara. Del quale si è assunto le colpe senza girarci tanto intorno: "Gran parte del primo tempo è stato brutto. Non son affatto contento dell’approccio che abbiamo avuto, ma questa è una cosa che è responsabilità mia dargli. Ho provato a farlo ma non ci sono riuscito, quindi devo provare a farlo meglio, perché col Legnago l’abbiamo recuperata, ma magari un’altra volta non ci riusciamo e quindi dobbiamo fare in modo di non farlo succedere". "Io ho cercato di preparare al meglio la partita – ha proseguito Agostini - ma probabilmente dovrò migliorare nel trasmettere questo tipo di concetto, perché poi è successo esattamente quello che io volevo non succedesse, per cui bisogna migliorare. E comunque la prima mezz’ora sicuramente il Legnago ha avuto più fame di noi, e questo non va bene". Il tecnico e il suo staff alla vigilia avevano comunque letto bene la gara e le caratteristiche dell’avversario: "Mi aspettavo questo modo di giocare del Legnago, che con i suoi attaccanti tenendo palla ci hanno messo in difficoltà, soprattutto nella prima fase della gara. Anche se lo ha fatto a sprazzi. Ma sono cose che avremmo comunque potuto pagare care. Siamo stati bravi a rimetterla in piedi".
Il gol di Ambrosini nel recupero del primo tempo (nella ripresa sono stati decisivi per ribaltare il match i centri di Van Ransbeeck e Perretta) era stato comunque un segnale di risveglio. "La squadra già negli ultimi minuti del primo tempo, quando abbiamo trovato il gol – ha concluso l’allenatore granata - mi sembrava già cambiata sotto il punto di vista dell’atteggiamento, ed è così che deve essere. Noi le gare dobbiamo iniziarle in questa maniera. E parlo non di risultato, ma di quel tipo di atteggiamento, perché altrimenti ci creiamo delle difficoltà da soli. Noi non siamo quelli dell’inizio, una squadra che non aveva fame, che non aveva voglia di lottare sulle palle sporche… Io i ragazzi li vedo tutti i giorni e loro non sono così. Quindi bisognerà che trovi io la chiave per migliorare questo discorso". Chiaro. Anche perché venerdì sera al Mannucci arriva la Ternana….
Stefano Lemmi
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