La neopromossa in Prima Categoria. Bando sempre nel segno di Pagani: "Vogliamo toglierci soddisfazioni»
Nel nome del padre. Il Bando ha conquistato la Prima categoria grazie a un travolgente girone di ritorno e a...

Jacopo Pagani e. la bandiera del Bando
Nel nome del padre. Il Bando ha conquistato la Prima categoria grazie a un travolgente girone di ritorno e a giocatori di esperienza nelle categorie superiori. Gente come Jacopo Pagani, argentano di Bando, cresciuto nell’Argentana e trascorsi anche in serie D. Il capo cannoniere della squadra seguirà le gesta del padre "Caco", centrocampista con i piedi buoni, una carriera tra Argentana e Portuense, poi giocatore e allenatore del Bando. "Caco" è morto la scorsa primavera, il figlio Jacopo ha raccolto il testimone e sta costruendo una squadra in grado di ben figurare assieme a Max Malagolini, un allenatore navigato, tra cui Giacomense e Consandolo. La Giacomense all’epoca era agli albori, aveva appena cominciato la scalata che poi la porterà alla serie C e poi la fusione con la Spal. E proprio nel Consandolo la coppia Pagani-Malagolini ha pescato per rafforzare la squadra. Se ne sono andati i più forti, gente come i centrocampisti Liri e Rimondi, Gentili in attacco, Bianconi in difesa assieme a Frighi (ex Argentana e Casumaro) e al portiere Guidi. "E’ il primo anno nella storia del Bando che giochiamo in Prima categoria – racconta la nuova avventura Jacopo Pagani – un grande risultato per un paese di cinquecento abitanti. Come primo anno puntiamo a un campionato tranquillo, con umiltà ma senza escludere nulla". Nel Bando l’anno scorso c’è stato l’episodio che ha più commosso il mondo dei dilettanti. L’attaccante Rocco Corbino, ex Argenta, Portuense e Santa Maria Codifiume, era stato colpito da infarto nello spogliatoio dei viola, è stato salvato dalla prontezza di riflessi e dal sangue freddo di alcuni giocatori dell’Ostellatese grazie all’ausilio di un defibrillatore. Una storia che è valsa a Rocco e ad alcuni i giocatori del Bando e dell’Ostellatese, a un riconoscimento assegnato dal sindaco di Argenta, Andrea Baldini, in consiglio comunale.
f. v.
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