La rincorsa alla vetta: "Maceratese, puoi farcela"
Il giovane Bongelli sulla lotta con la capolista K Sport, avanti di un punto "Non pensiamo alla leader, ma siamo concentrati sul nostro cammino".

Riccardo Bongelli contrastato da un avversario (foto Calavita)
"Sono rimaste otto gare e c’è ancora il tempo per recuperare il punto di svantaggio, dobbiamo mantenere la tranquillità in questa fase e continuare a mettere in campo ciò che sappiamo fare". Il centrocampista potentino Riccardo Bongelli, classe 2006, guarda alle ultime partite con i biancorossi chiamati a recuperare il distacco dalla capolista K Sport Montecchio Gallo. Domenica i biancorossi saranno a Urbino che all’andata ha pareggiato nonostante il doppio svantaggio (2-0) a fine primo tempo. "Di quella gara – ricorda Bongelli – mi viene in mente il nostro ottimo primo tempo, poi loro hanno sfruttato due episodi per pareggiare, Urbino ha segnato il gol del definitivo 2-2 su rigore che avevo causato". La K Sport Montecchio Gallo non ha mai mollato e magari ha messo pressione sentirsi sul collo il fiato dei pesaresi. "La pressione c’è quasi da inizio stagione, ma dobbiamo pensare a noi stessi e non ai pesaresi perché possiamo farcela avendo dimostrato cosa siamo capaci di fare". Il sorpasso in classifica è avvenuto per il pareggio casalingo con il Tolentino. "Forse – dice Bongelli – avremmo potuto fare di più contro i cremisi pensando alle occasioni costruite. Ci teniamo comunque stretti il punto e stiamo già pensando all’Urbino. Aggiungo che l’atteggiamento mostrato è stato quello giusto e in gara abbiamo fatto quanto preparato durante la settimana".
Per Bongelli, lo scorso anno alla Primavera della Fermana, è la prima stagione vissuta con una prima squadra, quindi è il momento per dire quali sono le differenze tra un campionato giovanile e l’Eccellenza, tra vivere in uno spogliatoio formato da coetanei con uno dove ci sono anche con giocatori molto più esperti. "Il ritmo in Eccellenza è superiore, questo aspetto l’avevo notato anche durante la preparazione. Fino a pochi mesi fa ero abituato a uno spogliatoi con tanti ragazzi, qui ho compagni più grandi che mi hanno aiutato a crescere come calciatore e come persona". E quali sono i consigli che gli vengono dati? "Di mantenere la tranquillità senza pensare all’ambiente della gara, ma continuando a fare ciò che sto facendo".
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