La rivincita del mister. Iotti, dall’ingiusto esonero alla vittoria di un trofeo: "Il lavoro ripaga sempre»

Vi ricordate di Ivan Iotti? Attualmente si sta godendo una meritata vacanza a Livorno, dopo una stagione impegnativa alla guida del Luciano Manara 1909. Non è solo: con lui c’è Christian Scalzo, amico ed ex bandiera degli amaranto, una figura di spicco nel passato della società toscana. La storia di questo allenatore da anni protagonista nei campionati dilettantistici, attirò l’attenzione della Lombardia calcistica, quando l’8 novembre 2022 venne esonerato dalla panchina dell’Arcellasco nonostante il primo posto in classifica nel campionato di Promozione. Una decisione assurda, ancora oggi il tecnico non sa darsi una spiegazione: "Non ho mai saputo le motivazioni dell’esonero - confessa -. Eravamo primi e senza mai aver perso una partita, persino qualificati ai quarti di finale di Coppa Italia Lombardia. Probabilmente qualcuno non era d’accordo con le mie scelte, ma non mi è mai stata data la possibilità di discuterne con società e squadra".

Negli ultimi tempi, esonerare un allenatore in testa alla classifica è un evento raro e sorprendente, che suscita sempre grandi discussioni. Nella nostra regione un altro esempio emblematico è il licenziamento di Lucio Brando dal Mantova, a gennaio 2020. Anche in quel caso, la formazione biancorossa era imbattuta, con un impressionante record di 13 vittorie e 8 pareggi. Più recentemente, a febbraio 2024, Daniele Civelli è stato sollevato dall’incarico dalla Cavese (approdata comunque in C con Di Napoli in panchina) dopo una vittoria che aveva portato la squadra a un vantaggio di 7 punti sulle inseguitrici.

Ma torniamo a Iotti. La stagione terminata da poco è stata quella del meritato riscatto. Il mister ha spiegato come sia ripartito dal Manara, una società seria, dove dirigenza, allenatore e giocatori remano tutti nella stessa direzione. "Giocavamo sempre per vincere. Assieme alla società e, in particolare, al Direttore Sportivo Alberto Colombo, ho dato spazio a giovani forti e di qualità, che si sono inseriti alla grande, contribuendo al raggiungimento del secondo posto e alla vittoria della Coppa Italia Lombardia a distanza di quindici anni dall’ultima volta". Dopo aver alzato il trofeo, però, la decisione di lasciare i bersaglieri: "Lì in Brianza era tutto perfetto, ma ero lontano da casa, dalla famiglia. Iniziando tardi gli allenamenti, non avevo tempo per dedicarmi a loro. Purtroppo, avendo solo un campo disponibile, non c’è stata la possibilità di anticipare le sedute della prima squadra. Così, insieme al DS Colombo, abbiamo deciso di lasciare il Manara, rimanendo ovviamente in ottimi rapporti".

Per l’allenatore, sempre sincero e accompagnato dall’inseparabile coppola in testa, è tempo di una nuova avventura a Lissone: "Ho continuato il mio percorso insieme a Colombo, uno dei migliori direttori sportivi in circolazione, noto per la sua straordinaria capacità di scoprire giovani talenti. Lavoriamo per allestire una squadra equilibrata, composta sia da giovani promettenti che da giocatori più esperti, con l’obiettivo di raggiungere i playoff. Al momento, ci sono squadre più attrezzate di noi, come Seregno, Vis Nova e Lesmo, ma siamo determinati a competere". Chiosa finale sui giovani, le basi del nostro futuro: "Abbiamo integrato nella nostra rosa un ragazzo del 2008 (Antonio Bucci), dotato di qualità e grande prospettiva. Stiamo anche lavorando su infrastrutture importanti come i campi in sintetico a 9 e a 11. Ci alleneremo a Sovico e giocheremo le partite casalinghe a Biassono. Non sarà facile, ma vogliamo playoff. L’assenza della squadra juniores peserà ma la nostra determinazione e passione ci porteranno lontano".