L’Alma Juve sparisce. Il presidente Guida:: "Club in liquidazione. Colpa di chi sparlava"

Il numero uno della società ha avviato le pratiche per l’ultimo atto: "Sarebbe bastato poco per rimediare, lasciati soli da tutti".

di SILVANO CLAPPIS
28 febbraio 2025
Uno degli striscioni polemici dei tifosi granata contro l’attuale gestione

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L’Alma Juventus Fano cessa ufficialmente l’attività agonistica e dunque andrà incontro all’esclusione definitiva dal campionato di Eccellenza alla quarta partita in cui non si presenterà. Il presidente e amministratore della società Salvatore Guida ha comunicato che "si è messa in liquidazione presso uno studio professionale di fiducia l’Alma che a malincuore non farà più parte del palcoscenico calcistico nazionale, anche se sarebbe bastato poco da parte di tutti per evitare questo triste epilogo".

Secondo lo stesso presidente Guida "l’Alma non sparisce per i debiti o perché ha demeritato sul campo, ma perché nel tempo è stata fatta una guerra mediatica, una campagna economica contraria e si sono sprecati fiume di parole inesatte". Il riferimento, probabilmente, è al fatto che il club è stato costretto ad abbandonare Fano e che contro Guida sarebbe stata fatta una guerra per convincerlo ad abbandonare la società. E infatti lo stesso Guida aggiunge: "Mi ero fatto da parte dando la società ad un fanese di adozione che ha messo il cuore in questa avventura, come Carmelo Cogliandro, ma anche lui è stato ostacolato, non è stato aiutato, è stato lasciato solo". A questo proposito il presidente dell’Alma non manca di rivolgere i suoi strali verso "chi ha detto che era meglio lasciare morire l’Alma", senza ovviamente fare nomi. Per poi aggiungere: "Non è colpa di Guida, di Cogliandro, di Gabellini o di Russo, non è colpa di nessun presidente di questa squadra di calcio, ma la responsabilità è di tutti quelli che hanno sparlato alle spalle di una società senza conoscere la reale situazione".

Per questo il presidente Guida si è impegnato a far conoscere molto presto le situazioni debitorie di tutti in modo che "si capirà quanto fango è stato gettato addosso ad una società di capitali, privata, sana, sia stato fuori posto". A norma di legge la liquidazione volontaria prevede la nomina di un liquidatore, che in questo caso potrebbe essere lo stesso presidente Guida, per la realizzazione dell’attivo (una posta potrebbe essere il nome e il nuovo marchio ideato ultimamente della società, mentre il numero di matricola andrà definitivamente perso) e l’estinzione del passivo tramite un bilancio finale di liquidazione e conseguente istanza di cancellazione dal Registro delle imprese. L’Alma finisce, dunque, nel limbo in attesa di conoscere il suo definitivo destino.

s.c.

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