L’Arezzo ritrova l’incubo Fischnaller. Il bomber dei sei gol agli amaranto
Duello a distanza con Gucci, appaiato in classifica marcatori. Il bolzanino è un banco d’esame per la difesa
di Luca Amorosi
AREZZO
Da quando esiste il calcio e il pallone rotola, ci sono giocatori che si esaltano contro determinate squadre. A volte è il furore dell’ex di turno, cosa che l’Arezzo a sue spese conosce fin troppo bene. Altre volte, invece, è questione di momenti storici di una squadra e, contestualmente, di certe fasi della carriera di un calciatore. Più spesso, forse, è semplicemente frutto del caso. Domenica, per esempio, l’Arezzo si troverà di fronte uno dei suoi spauracchi più temibili. Un attaccante che attualmente, tra quelli ancora in attività, è quello che ha segnato più reti agli amaranto: si tratta di Manuel Fischnaller, vecchia conoscenza del calcio di terza serie e faro dell’attacco sardo. L’altoatesino ha realizzato ben 5 gol in appena 6 partite disputate contro il Cavallino: un’autentica bestia nera, in pratica. Tutte le sue segnature, peraltro, hanno significato sconfitta in casa amaranto. Se segna Fischnaller, insomma, l’Arezzo perde. È accaduto per la prima volta nel 4-3 con cui il Sudtirol sconfisse gli amaranto di Capuano il giorno dell’Epifania del 2015: è la famosa partita che si sarebbe dovuta giocare alle 11 di mattina a Bolzano ma che non iniziò prima delle 12.30 per il campo ghiacciato. In quella stagione, manco a dirlo, Fischnaller punì il Cavallino anche al ritorno, stavolta con una doppietta nella vittoria 1-3 dei biancorossi al Comunale. Era l’ultima giornata di campionato, l’Arezzo già salvo, lo stadio in festa per una stagione positiva al ritorno in Lega Pro dopo il ripescaggio e l’esito era pressoché ininfluente.
Due stagioni più tardi, sarà l’Arezzo di Sottili a ritrovarsi dinanzi al classe 1991, nel frattempo accasatosi all’Alessandria: al "Moccagatta" la quarta giornata termina 1-0 per i grigi, con gol proprio di Fischnaller. Al ritorno, rimasto in panchina, l’Arezzo si prenderà la rivincita in casa con il gol vittoria di Polidori. L’anno successivo la squadra allenata già da Pavanel, subentrato a Bellucci, fa il colpaccio in casa dei piemontesi con il gol di Di Nardo: anche in questo caso l’altoatesino è in panchina. Quando al ritorno al Comunale subentra per l’ultima mezz’ora, invece, fa in tempo a segnare la rete del definitivo 0-2 in favore dei grigi. Era l’11 febbraio 2018, anticamera del fallimento della vecchia Us Arezzo.
Nella stagione 202021, infatti, tornato al Sudtirol, vincerà sia all’andata (0-4 ad Arezzo) sia al ritorno (1-0 a Bolzano) contro la squadra di Camplone prima e Stellone poi, ma stavolta senza mettere la sua firma nel tabellino. Domenica, ecco un nuovo capitolo della saga, proprio nella partita in cui l’Arezzo vanta i maggiori problemi in difesa con gli infortuni di Polvani e Coccia, e Risaliti alle prese con una spalla malridotta. Ma l’Arezzo ha le sue armi offensive, ovvero l’esplosività di Pattarello, la fantasia di Guccione e i gol di Gucci che ha segnato fin qui 6 reti, esattamente come Fischnaller. Ecco allora un’altra chiave delle partita, la sfida tra due bomber a cui si appigliano rossoblù e amaranto per trovare i tre punti.
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