Le pagelle. Cernigoi è il primo difensore, Langella brilla
Una solida difesa e un attacco che non si fa mancare niente: la squadra del Rimini riesce a portare a casa una vittoria grazie alla qualità dei suoi giocatori. Colombi, Lepri, Pietrangeli, Gigli, Tofanari, Megelaitis, Langella, Leoncini, Lamesta, Cernigoi e Morra sono i protagonisti.

Cernigoi è il primo difensore, Langella brilla
Colombi 6,5. Non c’è lavoro per lui. Gli attaccanti della Spal sono sempre troppo lontani dalla sua area per fare paura. Una sola parata, a un soffio dall’intervallo, non semplice, sulla punizione di Maistro. Poi è sempre lì, a telecomandare la difesa.
Lepri 6,5. Viaggia altissimo, spingendosi sulla fascia con le spalle coperte da Megelaitis. E viaggia forte. Qualche inciampo c’è, sì, ma ormai su quella corsia si è quasi adattato a dovere.
Pietrangeli 7. Non ha paura di niente. Va in anticipo, spazza palloni e dona quella solidità che al Rimini mancava come l’aria.
Gigli 6. Dove non arriva con le buone usa le cattive e funziona. Bada sempre al sodo e la tattica funziona.
Tofanari 6. Meglio quando deve proporsi che quando è obbligato a contenere gli avversari. Alza bandiera bianca per infortunio, in barella, accompagnato dagli applausi di sostegno del ’Neri’.
Megelaitis 6. Troise gli affida più compiti di copertura che di genialità e lui esegue con ordine. E senza commettere errori.
Langella 7. Partita dopo partita aumenta la confidenza con il pallone. Ne passano tanti dai suoi piedi e viaggiano quasi tutti nella direzione giusta.
Leoncini 6,5. Non gli manca il coraggio quando c’è da prendersi qualche responsabilità. Ma soprattutto non gli manca la qualità, quella che spesso lì in mezzo è mancata al Rimini (26’ st Lombardi 6. Servono intensità e sacrificio. Ce li mette entrambi).
Lamesta 7. Prima o poi qualcosa si inventa. Lo sanno i compagni, lo sanno anche gli avversari che, però, a fatica riescono a prevedere le sue mosse. Serpentina vincente, ma la sua gara non è certo tutta lì.
Cernigoi 6,5 (nella foto). È il primo difensore del Rimini. Ha tutte le qualità per farlo e non si tira indietro. Ma non dimentica nemmeno di fare sentire il proprio peso là davanti creando non poca apprensione ai difensori spallini.
Morra 6,5. È una sentenza quando deve calciare un rigore. Non gli pesa sistemare quel pallone sul dischetto, anche quando ha un peso specifico importante.
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