Le parole di Indiani, tecnico avversario. "I biancorossi sono cresciuti, sarà durissima»
Paolo Indiani, allenatore dell'Arezzo, carica i suoi alla vigilia della prima gara dell'anno. La squadra è pronta dopo una buona settimana di lavoro e affronterà un difficile Rimini cresciuto molto dall'ultimo incontro. Indiani non esclude l'arrivo di nuovi acquisti ma le ultime prestazioni non richiedono interventi urgenti.
"Non vogliamo precluderci l’ambizione di fare meglio dell’andata". Carica i suoi Paolo Indiani alla vigilia della prima gara dell’anno. Il suo Arezzo, proprio come il Rimini che oggi busserà alle porte dello stadio comunale, di punti al giro di boa ne ha messi insieme 23. "La squadra in questi giorni si è allenata molto bene – dice il tecnico dei toscani – e non temo quelle distrazioni che possono esserci anche prima della vacanze. Arriviamo a questa partita dopo una buona settimana di lavoro e con la testa giusta. Ho visto i ragazzi sul pezzo sia sotto l’aspetto fisico che mentale". La sosta sembra aver fatto bene ai suoi. "Ci voleva perché dovevamo ricaricare le pile dopo quattro mesi tiratissimi". Poi ci si concentra sull’avversario, su quel Rimini che sicuramente non è più quello che i toscani hanno affrontato e battuto al debutto, alla prima di campionato, al ’Romeo Neri’. "Non si può fare un paragone rispetto alla gara giocata in casa loro – sottolinea Indiani – Sono cresciuti molto e sarà una partita difficilissima". Proprio come Troise, anche l’allenatore dell’Arezzo non gioca a carte scoperte quando si parla di scelte. Ma fa capire che Lazzarini è una soluzione per il centrocampo, mentre Renzi lo considera ormai un esterno basso. Senza Mawuli, Settembrini e Damiani tutti squalificati, due le opzioni: 4-2-3-1 con un elemento offensivo in più (ballottaggio tra Gaddini e Iori) oppure 4-3-3 con un mediano insieme a Foglia e Bianchi. La prima ipotesi è quella provata negli ultimi allenamenti e la sensazione che si vada in quella direzione. Davanti il compito di scardinare la difesa del Rimini toccherà ai tre tenori Gucci, Guccione e quel Pattarello di cui si parla tanto, inevitabilmente, in questo mercato invernale che è appena iniziato. "Pattarello non ha chiesto di essere ceduto – lo dice subito Indiani – È chiaro che il mercato ha le sue dinamiche e toccherà alla società fare le valutazioni. In questi giorni Emiliano si è allenato bene, lo vedo sempre il solito, concentrato sull’Arezzo". E gli acquisti? "Abbiamo fatto delle valutazioni e se si presentassero delle occasioni proveremo a coglierle, ma le ultime prestazioni ci hanno detto che non abbiamo fretta di intervenire o che ci sono reparti realmente scoperti".
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