L’eterna giovinezza del 38enne Simone Gozzi: "Sarà la mia ultima stagione? Non è detto..."
Il roccioso difensore da ben 600 gare dalla Serie A alla D è pronto a scrivere un altro capitolo ancora insieme al suo Terre di Castelli

L’eterna giovinezza del 38enne Simone Gozzi: "Sarà la mia ultima stagione? Non è detto..."
La prima gara fra i ’grandi’ l’ha giocata il 18 settembre 2005, campionato di C2, un Reggiana-Forlì 0-0 al Mapei Stadium, in cui l’allora mister granata Foschi lo mise dentro a 3’ dalla fine al posto dell’infortunato Annoni. Quel giorno Simone Gozzi aveva da poco compiuto 19 anni e oggi è pronto a doppiarli sempre con le scarpette ai piedi. A 38 anni festeggiati lo scorso 13 aprile il difensore di Campagnola – ma ormai vignolese d’adozione – è fresco di rinnovo al Terre di Castelli per scrivere altri numeri di una carriera ’monstre’ che fin qui parla di quasi 600 gare giocate fra Serie A (2), Serie B (287), Serie C (155) e Serie D (75) oltre alle varie coppe. Prima di tutto però c’è da mettersi alle spalle una stagione mai così sfortunata, che si è chiusa a metà dicembre con il contatto aereo con Guidone nel big match con la Cittadella, che gli ha procurato fratture scomposte a mascella, zigomo e orbita oculare.
"La cosa che mi è dispiaciuta di più – racconta Gozzi – è stata di non poter aiutare i miei compagni nei playoff nazionali. Abbiamo fatto una stagione fantastica, sfiorando la D anche con la Coppa e mettendo in bacheca quella regionale. Purtroppo al rientro dopo 4 mesi col Salsomaggiore un avversario cadendo mi ha tagliato col tacchetto nello stesso punto e lì si è chiusa la stagione". Ora Gozzi vuole voltare pagina. "I 38 anni si fanno sentire – prosegue – ma sono quando vedrò che gli altri mi sfrecciano davanti chiuderò prima di fare figuracce. Può essere che si tratti dell’ultimo anno, ma anche che arriverò a 40 anni, ora non ci penso. In ogni caso quando ero a Carpi ho preso il patentino Uefa B e un giorno mi piacerebbe allenare i giovani, magari partendo da Giovanissimi e Allievi, categorie in cui i ragazzi apprendono tanto".
Intanto il legame col Terre di Castelli è rafforzato dai suoi tre figli, tutti tesserati col club oronero. "La società è ambiziosa e ha una grande struttura, l’obiettivo è quello di provare a fare meglio del secondo posto… I miei figli? Per fortuna nessuno di loro fa il difensore centrale – conclude sorridendo – Nicolò è un esterno, Tommaso gioca in porta e Leonardo ha solo 8 anni e fa un po’ tutti i ruoli".
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