L’intervista. Carpi, il saluto di bomber Saporetti: "Anni che porterò sempre con me»

L’attaccante ha chiuso la sua esperienza biancorossa "Dopo il gol-promozione mi sono sentito in paradiso".

di DAVIDE SETTI
27 giugno 2025
Saporetti dopo il gol-promozione a Certaldo: «Mi sono sentito in paradiso»

Saporetti dopo il gol-promozione a Certaldo: «Mi sono sentito in paradiso»

Nel libro di storia del Carpi una pagina speciale sarà per sempre dedicata a Simone Saporetti, l’uomo dei record del Carpi che ha riconquistato la C. Dopo 2 stagioni con 28 reti e 14 assist in 69 presenze l’attaccante ravennate ha chiuso la sua avventura in biancorosso alla scadenza del contratto.

Saporetti, come sono stati questi 2 anni a Carpi?

"Due stagioni che mi hanno lasciato tanto. Il primo anno, anche per i numeri a livello personale, è stato il più bello della mia carriera, quello in cui ho vinto il mio primo campionato, ma sono soddisfatto anche della stagione di C: abbiamo raggiunto un obiettivo non scontato".

Facciamo un passo indietro alla lunga telenovela dell’estate del 2023…

"Ero in C, mi ero ripromesso che in D sarei tornato solo per il Ravenna, ma è arrivata l’offerta del Carpi e non ho potuto dire di no: mi sono sentito voluto e ho ritrovato tanti amici in squadra, più fratelli che compagni".

È vero che a gennaio 2024, prima della rimonta, stava per salutare?

"Erano arrivate delle richieste e il campionato sembrava perso. Ma tutti insieme, io in primis, abbiamo creduto in quel gruppo, la differenza l’hanno fatta gli uomini e le cose sono andate come avevamo sognato".

Qual è la gara che non si scorderà mai in questi due anni?

"Difficile dire una sola, da gennaio praticamente non avevamo più margine di errore. Ovvio che quei 5mila tifosi nel giorno della promozione col Certaldo non si dimenticano. Quando ho segnato il rigore della sicurezza e sono finito dentro la porta mi sono sentito in paradiso…".

Che rapporto ha col pubblico?

"Mi sono sempre trovato benissimo, anche nei momenti difficili la curva ci ha sempre aiutato".

L’estate scorsa si era mosso in Riviera il patron per farla firmare in C: qual è il bilancio della sua stagione?

"Positivo, come quello della squadra. Ho sempre dato tutto, mi sono spesso sacrificato per dare una mano, in C se devi salvarti serve che tutti si facciano in quattro. Avevo cominciato anche bene coi gol, 3 nelle prime 6 gare, poi purtroppo le cose non sono andate come mi aspettavo, dopo Perugia ho giocato meno ma quando sono entrato ho sempre cercato di aiutare la squadra. Mi dispiace che magari ci si ricorda di più di questi ultimi 6 mesi che del resto, ma il calcio è così".

Sperava di rinnovare?

"Da fine anno avevo capito. Non ho più sentito nessuno. Ma questo non intacca l’ottimo ricordo che porterò dentro per sempre di Carpi".

Davide Setti

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