Lotta in vetta: l’ex Melini fa le carte al girone: "Forlì, non sei il favorito ma protagonista sì"
L’attuale presidente della Sampierana guarda sempre con attenzione alla categoria: "Campionato che parla romagnolo" .

Un campionato che il Forlì, con l’avvento di Mauro Antonioli, sta vivendo da protagonista. Il prossimo 26 novembre, al Morgagni, è in programma il derby ‘Vecchia Romagna’ col Ravenna attuale capolista con 21 punti, appaiato all’Imolese; alle loro spalle Victor San Marino (20) e Forlì (18). Per fare le carte al campionato in vista del big match ecco il parere dell’espertissimo Oberdan Melini, navigato ex diesse che portò il Santarcangelo in serie C, poi fra le altre anche dietro la scrivania di viale Roma e adesso a capo della dirigenza della Sampierana, in Promozione, ma sempre attentissimo alla massima serie dilettantistica.
A quale campionato di serie D stiamo assistendo?
"Mi piace sottolineare che, finora, il girone D parla romagnolo con Ravenna e Forlì ai vertici assieme a Victor San Marino e Imolese: una situazione che aumenta l’interesse degli appassionati".
La classifica la sorprende?
"Alla partenza del campionato venivano dati favoriti club importanti come Carpi e Pistoiese che, fino ad ora, hanno deluso ma che hanno organici che alla lunga, dovrebbero dare risultati importanti".
Quali sono le sue favorite?
"Penso che Carpi e Pistoiese possano tornare ad essere in lizza per salire in C. A loro aggiungo il Ravenna di Gadda che ha a disposizione una rosa competitiva e che, considerato il recente rafforzamento societario, sarà protagonista fino alla fine".
E questo Forlì capace di cambiar pelle e salire così in alto?
"Con l’arrivo di un tecnico preparato come Antonioli i galletti hanno cambiato passo mettendo assieme una serie di risultati notevoli".
Fino al punto di poter vincere il campionato?
"Onestamente penso che il Forlì possa disputare una stagione importante, difficile però pensare alla vittoria. Nelle scorse stagioni i biancorossi erano partiti spesso tra le favorite e, a parte anno scorso, si erano dovuti accontentare di stare lontani dalla zona pericolosa. Mi auguro che quest’anno le cose vadano al contrario. Penso che i galletti continueranno ad essere protagonisti".
Come spiega nello specifico le difficoltà iniziali sfociate nell’esonero di Martini?
"Probabilmente Martini ha pagato lo scotto di trovarsi in una piazza importante come Forlì. Forse nello spogliatoio non sarà scoccata la scintilla giusta. Diversa la pressione che si vive al Morgagni dove le aspettative dei tifosi e della società non sono paragonabili a quelle di San Mauro. Pensi al campo sportivo di San Mauro e allo stadio Morgagni: tutta un’altra storia".
Che ne pensa dell’arrivo a Forlì di Cristiano Protti nella veste di responsabile dell’area tecnica?
"Penso che Cristiano avesse voglia di cimentarsi in una nuova sfida dopo le stagioni straordinarie alla Sammaurese, portata a livelli importanti. Questa la vera ragione per accettare la proposta del presidente Cappelli".
Come sono i suoi rapporti con la dirigenza del Forlì?
"Recentemente ho incontrato il presidente Cappelli e gli ho detto che molte volte ha richiamato qualcuno non confermato: manco solo io. Mi ha risposto che avevo ragione".
La Victor San Marino può dire la sua al vertice?
"Sì, può contare su un giovane allenatore come Stefano Cassani per il quale pronostico una carriera importante. Attenti anche a Lentigione e Aglianese".
Lei da due anni è il presidente della squadra del suo paese, la Sampierana: chi vincerà la Promozione?
"Siamo forti, speriamo di salire in Eccellenza".
Vuole sbilanciarsi anche sulla serie A?
"L’Inter – sorride – ha una marcia in più. Per la mia Juve sarà sufficiente centrare un posto per la Champions...".
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