Luca Cognigni: "In debito con Macerata per l'affetto ricevuto durante la promozione in D"

Luca Cognigni esprime gratitudine verso Macerata e i tifosi per il supporto ricevuto durante la promozione in D.

di LORENZO MONACHESI
14 maggio 2025
A destra Luca Cognigni nello spareggio contro la K Sport

A destra Luca Cognigni nello spareggio contro la K Sport

"Mi sento in debito con Macerata perché qui ho ricevuto più di quanto ho dato". Luca Cognigni, attaccante della Maceratese, è tra i protagonisti della promozione in D della squadra e non dimentica l’affetto ricevuto quando all’improvviso è morto il padre. "La sua scomparsa – aggiunge – mi ha devastato e in quei momenti difficilissimi ho sentito molto forte la vicinanza di squadra e società che mi hanno aiutato tantissimo assieme alla famiglia. Ringrazio la città e i tifosi per il grande affetto ricevuto che non mi aspettavo: ecco perché mi sento in debito".

Cognigni, qual è stato il momento chiave della stagione?

"Domenica, non era facile come si era messa dopo la sconfitta a Montecchio, c’era in noi tanta amarezza, poi il calcio ci ha abituato a grandi colpi di scena e non potevamo fallire questa opportunità arrivata dopo la vittoria contro il Monturano e la loro sconfitta a Urbino".

Che spareggio è stato?

"Una partita in cui l’aspetto emotivo si è fatto sentire, del resto in 120 minuti ci si gioca una stagione. Noi abbiamo interpretato anche quella sfida con la nostra filosofia e modo di intendere il calcio, magari avremmo potuto fare meglio alcune situazioni e io non ho disputato la migliore gara, però la Maceratese ha dimostrato una grande attenzione".

Il dg Serangeli ha dichiarato che il suo arrivo è stato uno dei momenti decisivi.

"Credo che la vittoria sia stata costruita prima del mio arrivo, quando hanno iniziato a programmare la stagione con un’idea ben precisa. Dal 24 luglio poi abbiamo iniziato a lavorare con l’allenatore Possanzini che ci ha fatto credere nei suoi metodi e nella sua filosofia. E quest’anno non ci siamo mai snaturati".

Come vi ha convinto Possanzini della bontà delle sue idee?

"Non lo conoscevo come allenatore, anche se ne avevo sentito parlare bene. Lo ringrazio perché le sue parole mi hanno fatto subito sentire importante, ho percepito la fiducia e mi hanno spinto ad abbracciare la proposta della Maceratese. Ho avuto tanti allenatori, ma a livello tecnico e come dedizione al lavoro lo metto al primo posto".

In campo quanto vi hanno trasmesso i tifosi?

"Sin dalla presentazione ci hanno trasmesso fiducia e abbiamo avuto la percezione di una piazza che aveva voglia di andare via dall’Eccellenza. I tifosi ci sono stati vicini anche nei momenti di maggiore difficoltà e domenica è stato il giusto epilogo".

Che campionato sarà la D?

"Sarà un girone complicato, con realtà importanti a livello economico, con squadre e piazze blasonate dove è giusto che torni Macerata. È il minimo dove deve stare questa società. Qui ci sono le carte in regola per fare bene con tifosi così appassionati che meritano la D".

Lorenzo Monachesi

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