Lucchese: terzo tentativo di salvezza ai play-out contro Sestri Levante
La Lucchese affronta il Sestri Levante nei play-out per mantenere la serie C, tra rischi di fallimento e salvezza.

Tony Carruezzo: il bomber rossonero protagonista con la Pantera della prima salvezza ai play-out centrata nella stagione 2002-2003 con Osvaldo Jaconi trainer
E’ la terza volta, dagli anni duemila ad oggi, che la Lucchese cerca di mantenere la categoria attraverso i play-out.
La prima volta è stata nella stagione 2002-2003, sotto la guida societaria di Aldo Grassi e del co-presidente Emilio Gioia, con Mario Donatelli "diesse", prima D’Arrigo e poi Jaconi allenatore, Bruno Russo "vice", il professor Alessandro Bianchi responsabile delle pubbliche relazioni, Mario Santoro responsabile del marketing, il professor Enrico Castellacci medico sociale, Franco Luporini responsabile del settore giovanile.
Tra i giocatori più rappresentativi: Baraldi (il più gettonato, con 122 presenze), Carruezzo (miglior realizzatore, con 12 gol), Binho Cribari, Diamutene, Ferracuti, Gazzoli, Deflorio, Olivares, Pessotto, Piovani. Il campionato fu vinto dal Treviso. Quattro le squadre ai play-out: Alzano, Lucchese, Carrarese e Varese. Con due pareggi si salvò il Varese e retrocesse la Carrarese che andò a fare compagnia all’Arezzo e all’Alzano che perse il doppio confronto con la Lucchese. All’andata i rossoneri s’ imposero per 2 a 1, con reti di Carruezzo su rigore e, a sei minuti dalla fine, di Ferracuti. Nella gara di ritorno, disputata al "Porta Elisa", la Lucchese pareggiò per 1 a 1, con reti di Piovani per i rossoneri e di Augliera per gli ospiti. E, così, la squadra allenata da Jaconi riuscì a mantenere la serie "C".
La seconda volta risale al campionato 2018-2019, quando la Lucchese, allenata da Giancarlo Favarin (Arnaldo Moriconi presidente, Obbedio "diesse") chiuse al diciannovesimo posto, con 25 punti di penalizzazione e dovette giocarsi la permanenza in "C" attraverso i play-out. I rossoneri s’imposero prima sul Cuneo e, poi, in trasferta, sul Bisceglie. Ma, a giugno, la società venne dichiarata fallita e non si iscrisse al campionato; ma, grazie all’interessamento dell’allora sindaco Mauro Favilla, venne iscritta alla serie "D" in sovrannumero. Oggi questa possibilità non ci sarebbe più. In caso di nuovo "default" (sarebbe il quarto, dal 2008 ad oggi), la Lucchese dovrebbe ripartire dalla Eccellenza.
Per evitare questa deriva, ci sarà un solo modo: presentarsi con i milioni che servono (da 3 a 4) di fronte al giudice fallimentare, a metà maggio, quando è stata fissata l’udienza preliminare e rilevare la società. Ma, a quanto pare, c’è una condizione ben precisa che sarebbe stata posta da un nuovo acquirente che si dice abbia già avuto dei contatti preliminari con l’amministrazione comunale, nella persona dell’assessore allo Sport, Fabio Barsanti: la permanenza della squadra in Lega "Pro".
Per centrare l’obiettivo la Lucchese deve, però, fare i conti, nella doppia sfida, con il Sestri Levante: la prima in Liguria, in programma sabato 10 maggio; la seconda al "Porta Elisa", sabato 17 maggio, entrambe alle ore 20. Per preparare al meglio i play-out, la squadra, che ha usufruito di qualche giorno di riposo, riprenderà ad allenarsi venerdì prossimo.
Ricordiamo, infine, che, per mantenere la categoria, alla Lucchese potrebbero essere sufficienti anche due pareggi oppure una vittoria ed una sconfitta con lo stesso punteggio, essendosi classificata meglio nella "regular season" rispetto ai "corsari".
Emiliano Pellegrini
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