Maceratese: De Cesare conferma Possanzini e punta sui giovani per la Serie D
Il diesse De Cesare traccia la linea per il ritorno in D: conferma di Possanzini, focus sui giovani e obiettivi ambiziosi.

Il diesse De Cesare traccia la linea per il ritorno in D: conferma di Possanzini, focus sui giovani e obiettivi ambiziosi.
"Si ricomincia dal lavoro fatto lo scorso anno, da uno stile di gioco riconoscibile e dai giovani". Il diesse Nicolò De Cesare, confermato dalla Maceratese assieme al dg Stefano Serangeli, traccia la linea che seguirà per il ritorno dei biancorossi in D, a cominciare dalla guida tecnica. "A breve – aggiunge – ci sarà l’ufficialità della conferma di Matteo Possanzini".
De Cesare, quali sono i rischi nella nuova categoria? "Dobbiamo approcciarci bene alla D che da tempo la Maceratese non frequenta, aumenteremo la fisicità in campo".
Quali sono gli obiettivi fissati dal presidente Crocioni? "L’anno scorso – ricorda – l’obiettivo era essere competitivi per le prime posizioni, mentre quest’anno sarà sorprendere, divertire e fare un torneo di buon livello".
Ma come si fa ad alimentare l’entusiasmo di quest’anno? "È fondamentale non perderlo, però occorre essere consapevoli che dopo più di 10 anni ci presentiamo di nuovo in D, occorre andare di pari passo tra la crescita della squadra con quella della società in tutti i suoi aspetti".
Cosa vi proponete? "Sorprendere e avere una rosa giovane".
A proposito di giovani, Bongelli rimane o andrà alla Samb? "C’è una trattativa con i rossoblù, il ragazzo deve fare le sue valutazioni e scegliere. Saremo contenti se dovesse rimanere, se volesse andare a San Benedetto non faremo problemi perché ci interessa il percorso del giovane".
Quanti saranno gli under obbligatori in D? "Tre: uno nato nel 2005, un altro nel 2006 e infine uno nel 2007".
Quando inizierete a fare le operazioni di mercato? "Prima di tutto partiremo dalle conferme, si fanno le valutazioni e poi parleremo con i protagonisti dell’ultima stagione".
Qual è l’idea di fondo? "A me piace la continuità. Finalmente la Maceratese ha un’ossatura da valorizzare e da cui ripartire".
Come mai tutto questo tempo prima per la sua conferma e quella del dg Serangeli? "Una settimana è stata segnata dai festeggiamenti e la successiva dagli incontri necessari per capire dove migliorare e come programmare. Il fatto è che la Maceratese non può vivere alla giornata, oggi occorre programmare ed essere sostenibili sul piano economico. Sono state fatte delle riflessioni con la proprietà, tra di noi e le scelte finali sono state condivise".
Tutto a posto con Possanzini? "Massima fiducia da parte nostra e della proprietà, non è mai stato in dubbio".
Parla della necessità di programmare, che arco di tempo comprende quella avviata dalla Maceratese? "Lo scorso anno abbiamo avviato un progetto triennale e lo portiamo avanti, alla fine del triennio vedremo dove siamo arrivati e tireremo le somme".
Per lei è il debutto in D come direttore sportivo, come immagina il suo lavoro rispetto a quello portato avanti in Eccellenza? "Penso più semplice. Tante volte sono stati ricevuti dei “no“ per la categoria di appartenenza e perché non c’era nell’interlocutore fiducia dopo stagioni difficili".
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