Maceratese in Serie D: la promozione di De Cesare e la stagione da cardiopalma
La Maceratese celebra la promozione in Serie D con Nicolò De Cesare, dopo una stagione intensa e ricca di sfide.

"Sin dal primo giorno noi, società, squadra e tifosi abbiamo lavorato in un’unica direzione e con una simile premessa i frutti arrivano". Nicolò De Cesare, diesse della Maceratese, si gode la promozione in una stagione in cui si è partiti da zero. "Abbiamo ereditato – ricorda : una situazione difficile, quando devi cambiare tanti elementi e lo abbiamo fatto battendo sul senso di appartenenza che i giocatori hanno mostrato ogni volta sul campo".
Giocatori e molti dirigenti hanno indossato la maglietta celebrativa per la promozione in D, segno che c’era la convinzione di tagliare quel traguardo. "La convinzione nasce dal lavoro quotidiano, so come si sono allenati i giocatori, come hanno reagito alle battute d’arresto e i frutti maturano quando si opera in una certa maniera come società, staff e squadra". È stata una stagione esaltante ma anche molto difficile. "Più che altro direi una stagione da cardiopalma. Un anno in cui abbiamo attraversato diversi momenti che ci hanno dato grandi gioie ma anche qualche dolore, qualche passaggio a vuoto che fa parte di un percorso di una squadra nuova". Lo spareggio fotografa una stagione che ha visto Maceratese e K Sport protagonisti. "È stata una gara complicata, loro hanno offerto una prestazione gagliarda. È stata una partita tra squadre forti che hanno chiuso in vetta a pari merito, noi abbiamo tenuto sempre botta e alla fine quel traguardo è stato tagliato dalla più forte".
È il secondo salto di categoria che vede Maceratese e De Cesare insieme: la prima volta sul campo e adesso con un altro ruolo. "Provo una gioia indescrivibile vincere il campionato al primo anno da diesse, per di più in una piazza come Macerata. In precedenza ero tra i giocatori che avevano vinto la Promozione con una grande cavalcata quando avevamo 14 punti di distacco dal Chiesanuova. Penso che le mie radici con questa città siano sempre più profonde". Per Possanzini e per chi lo ha scelto è stata una soddisfazione enorme avete centrato la D. "All’inizio – ricorda De Cesare – non c’era questa fiducia nei suoi confronti e il tecnico era oggetto di critiche anche gratuite, sono contento per lui che si è tolto l’etichetta di giochista che non vince, l’ha fatto al primo anno a Macerata in una società per lui nuova, con una rosa rifatta. Noi ce lo teniamo stretto ma sono convinto che farà carriera".
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