Maceratese: Possanzini guida la squadra in Serie D puntando su tecnica e fisicità
Matteo Possanzini confermato alla guida della Maceratese dopo la promozione. Focus su tecnica e fisicità per la Serie D.

L’allenatore Matteo Possanzini si prepara per il secondo anno a Macerata
"Ripartiamo da chi lo scorso anno ha attuato un programma cominciando da zero: ora il dg Serangeli e il diesse De Cesare si occupano della squadra per la D facendo scelte che sono condivise". Matteo Possanzini è stato confermato alla guida della Maceratese dopo avere centrato la promozione vincendo il campionato di Eccellenza. "Inoltre – aggiunge – servirà anche una struttura più solida, con figure che possano essere d’aiuto ai giocatori perché possano svolgere il lavoro nel migliore dei modi".
Possanzini, sul piano tecnico da cosa si riparte?
"Vogliamo mantenere l’identità di squadra e la stessa idea in una categoria in cui serviranno più tecnica e fisicità. In Eccellenza eravamo tra i più forti e pensavamo che avremmo potuto dominare, quest’anno ci sarà molto più equilibrio".
Quale potrebbe essere il rischio?
"Di non sentirsi all’altezza per chi viene dalla categoria inferiore. Ritengo che dobbiamo mantenere un’identità e continuare a pensare in maniera collettiva. I nuovi arrivi ci aiuteranno ad alzare il livello per un buon campionato. Avremo un organico all’altezza delle aspettative".
Qual è la differenza maggiore tra Eccellenza e serie D?
"Ritrovo la D dopo anni, è un campionato cresciuto sul piano tecnico. Le agevolazioni date dagli under in C hanno spinto diversi giocatori a scendere di categoria, troveremo piazze importanti con budget di rilievo. Noi dovremo pensare a mantenere la nostra identità mettendoci quelle qualità individuali che mancavano l’anno scorso perché non erano richieste. Possiamo fare bene facendo le scelte giuste e con il lavoro".
Sarà necessaria una Maceratese più fisica?
"Anche, ma pure una qualità di scelta e della giocata che si fa in campo, del resto ci sono le categorie apposta e quando si sale le richieste sono maggiori".
C’è nella vecchia guardia chi può salire quel gradino senza problemi?
"Certo, abbiamo dei ragazzi che possono fare bene avendo le qualità, magari non lo sanno, e per questo si adatteranno subito. Chi rimarrà ha le qualità per giocare in D".
Quanti under serviranno in rosa in D considerando che sono quelli nella fascia tra il 2005 e il 2007?
"Almeno 8-10, ma ben vengano i 2008 di valore".
Lo scorso anno la Maceratese si è trovata bene con Ciattaglia e Bongelli.
"Il primo veniva dal Perugia e magari aveva più certezze, con il secondo eravamo convinti della scelta e ci abbiamo puntato con convinzione".
E adesso Bongelli può salire in serie C (Samb).
"Per noi sarà un motivo di orgoglio qualunque sarà la sua scelta. Abbiamo preso un ragazzo che giocava play in una Primavera 3 e lo abbiamo messo al centro di una squadra che cercava la promozione in una piazza importante. Deve essere una soddisfazione per la società".
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