Magrini svela: "Mi sono emozionato. Partita delicata, ma che carattere!"

Lamberto Magrini, tecnico bianconero, esce tra gli applausi del Berni. Commenta la partita, parla di emozioni, arbitraggio, stadio e tridente pesante. Una partita che ha richiesto sofferenza, ma con un carattere forte.

25 settembre 2023
Magrini svela: "Mi sono emozionato. Partita delicata, ma che carattere!"

Magrini svela: "Mi sono emozionato. Partita delicata, ma che carattere!"

E’ uscito tra gli applausi del Berni, il tecnico bianconero Lamberto Magrini (nella foto). Ha sorriso ai tifosi, li ha ringraziati, ma scuotendo le mani, come a dire "Insomma". "Tecnicamente non è stata una partita all’altezza – spiega –: da persona obiettiva, che non ha da fare carriera, ammetto che non abbiamo fatto benissimo".

Questo al netto dell’emozione. "Anche se ho 62 anni, di cui 30 di calcio, sì, mi sono emozionato". "La prima partita si affronta a livello fisico abbastanza bene – prosegue –, la seconda meno, perché hai iniziato ad aumentare i carichi di lavoro, accusando maggiore stanchezza. Oggi infatti siamo scivolati spesso, perché è mancata la forza. Ma abbiamo un bel carattere, siamo consapevoli che l’errore più grosso sarebbe pensare di essere più bravi degli altri. Non è così e tutte le settimane ci sarà da soffrire. Come oggi, benché all’avversario, a cui faccio i complimenti, abbiamo concesso poco. Il reparto difensivo, che domenica non mi era piaciuto, oggi ha lavorato bene. In mezzo abbiamo commesso qualche errore, davanti i giocatori avevano le gambe pesanti. Quando manca la lucidità è tutto più complicato".

A soddisfare il mister la reazione allo svantaggio. A soddisfarlo meno l’arbitraggio. "E’ stato importante pareggiare subito – ha detto –, ci siamo ricaricati. Se fosse passato qualche minuto in più sarebbe stato più difficile recuperarla. Nel primo tempo, inoltre, c’era un rigore limpidissimo, che ho visto, per un fallo di mano; nel secondo, così mi hanno detto i ragazzi, la spinta su Masini era netta. Chi sono, a proposito i rigoristi? Galligani, Boccardi e Ricciardo, anche se Giovanni non l’ho mai visto tirare, perché scaramanticamente in allenamento non li prova".

Sullo stadio. "Rispetto a campi come il Franchi questo ha circa 6 metri in meno – afferma Magrini –, per giocatori come Galligani è uno svantaggio. I campi piccoli aiutano chi si difende è avvantaggiato. Oggi poi il terreno era molto scivoloso". Sul tridente pesante. "So che mi sono tolto un cambio – dichiara il mister –, ma Galligani Boccardi hanno la giocata e Ricciardo ho ritenuto giusto farlo giocare dopo la rete all’esordio. Poi la condizione arriva giocando. Ivan è entrato bene. Agostinone? Ho qualche problema con i 2004, alcuni non li vedo ancora pronti".

Angela Gorellini

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