Marras, un anno indimenticabile: "Maceratese, la squadra perfetta"

Il giocatore elogia i compagni: un gruppo forte, compatto in cui tutti hanno remato in un’unica direzione

di LORENZO MONACHESI
16 maggio 2025
Niccolò Marras è arrivato alla Macerata a dicembre e si è subito inserito nei meccanismi della squadra

Niccolò Marras è arrivato alla Macerata a dicembre e si è subito inserito nei meccanismi della squadra

"Come fai a rinunciare a una piazza come Macerata? Non è stato difficile scendere di categoria accettando la proposta dei biancorossi per arrivare in una squadra in testa e dopo avere sentito la fiducia del direttore". Niccolò Marras, centrocampista offensivo della Maceratese, è stato uno di quei calciatori in grado di dare quel qualcosa in più con le sue giocate. "Venire qui – aggiunge – è stato un passo importante". Il romano Marras non ha mai giocato in Eccellenza. "Pensavo che ci fosse una differenza più marcata con la D, invece ho notato che il livello non è poi così lontano anche in quelle squadre che non occupano le prime posizioni. Poi ho toccato con mano che qualsiasi avversario contro di noi ha dato sempre un qualcosa in più". Tra l’altro la Maceratese ha proposto un sistema di gioco che non si vede spesso in questa categoria. "Lo avevo notato prima che arrivassi avendo visto alcune partite, mi sono adattato subito grazie al gruppo che si è dimostrato eccezionale perché tutti abbiamo remato dalla stessa parte e non c’è mai stata una lamentela: è stata la squadra perfetta". È stato un cammino difficile, ma alla fine esaltante e magari c’è un momento speciale difficile da dimenticare. "Lo spareggio dà emozioni uniche, ma quello che non posso dimenticare è quando il pubblico ha esultato per il vantaggio dell’Urbino sulla K Sport e quando si è concretizzato lo spareggio". Al Del Conero è andata in scena una partita complicata. "È stata una gara che ha presentato tante insidie, del resto affrontavamo chi aveva fatto gli stessi nostri punti. Noi speravamo nello spareggio e lo abbiamo preparato nello stesso modo delle altre gare, allenandoci sempre al massimo, anche quando la sfida è slittata di una settimana. Abbiamo pedalato forte verso l’obiettivo e lo abbiamo centrato con merito e un pizzico di fortuna". Molti addetti ai lavori hanno indicato Marras come uno degli elementi in grado di fare la differenza. "Questo mi rende felicissimo. Per me vuol dire tanto avere una considerazione simile in una piazza così importante. Ringrazio lo staff, l’allenatore e i compagni che mi hanno dato fiducia sin dal primo giorno". Non sono mancati i momenti complicati. "Ci sono stati, come dopo la sconfitta a Urbino, ma siamo ripartiti senza farci prendere dallo scoramento". Magari si pensava che il giocatore indicasse come fase più difficile quella dopo la battuta d’arresto a Montecchio. "Quella – risponde Marras – è stata una batosta perché abbiamo preso gol all’ultimo secondo, penso che potesse esserci una posizione di fuorigioco, dopo avere acciuffato il risultato in dieci e sotto di due gol. Ma il calcio dà una seconda opportunità e non l’abbiamo sprecata". La seconda occasione si è decisa ai rigori. "E non li avevamo nemmeno preparati, in settimana non ne avevamo battuti come prova, del resto è impossibile ricreare in allenamento le emozioni e l’importanza della gara. È stata una partita in cui ho corso tantissimo e alla fine ho chiesto il cambio per quanto avevo corso e per i crampi: ero sfinito". E il prossimo anno? "Quando ho firmato per la Maceratese era previsto che rimanessi in caso di promozione".

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